Il giornalista e consigliere regionale di Fdi: “Sono una razza inferiore”. L’Unione delle comunità musulmane: “Meloni intervenga”.
Milano – Altra bufera sulle dichiarazioni senza peli sulla lingua di Vittorio Feltri. “Non frequento le periferie, non mi piacciono. Sono caotiche, brutte e soprattutto piene di extracomunitari che non sopporto. Basta guardarli, vedi quello che combinano qui a Milano. come fai ad amarli? Gli sparerei in bocca. Non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori”. Lo ha detto il giornalista e consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Lombardia, intervenuto alla trasmissione La Zanzara due giorni fa. Tema della puntata era quanto avvenuto a Milano con la morte del 19enne Ramy Elgaml e Feltri ha spiegato che “mi sono offerto di pagare l’avvocato al carabiniere che è stato indagato”.
Sul fatto che Ramy avesse solo 19 anni, Feltri ha glissato: “Se uno decide di fare il delinquente, che abbia 19 anni o 27 è uguale”. Immediata la reazione del Pd milanese. “Vittorio Feltri ancora una volta ci insegna che, toccato il fondo della vergogna, si può sempre scavare. Dopo le frasi inqualificabili, che non dimentichiamo, sui ciclisti, ora ci tocca leggere frasi terribili e violente contro la comunità musulmana. “Ci aspettiamo le immediate scuse e, una volta per tutte, le dimissioni di Feltri”, afferma il segretario metropolitano del Partito Democratico Milano Alessandro Capelli.
Le frasi pronunciate da Feltri alla Zanzara sono di “una gravità inaudita, incitano alla violenza fisica e all’uccisione, minano la convivenza civile e istigano all’odio razziale”, afferma in una nota l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia. “È una vicenda che preoccupa enormemente tutta la comunità islamica d’Italia anche a fronte dell’enorme diffusione che le frasi hanno avuto. In Italia risiedono 3 milioni di musulmani e tali affermazioni possono legittimare attacchi violenti contro persone e luoghi di culto. Chiediamo con forza un intervento immediato del premier Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, al fine di ottenere le dimissioni di Feltri dal consiglio regionale. Chiediamo un passo indietro anche dalla direzione de Il Giornale, crediamo che ideologie del genere non possano coesistere con una stampa libera in un contesto democratico”, spiega una nota.
L’Ucoii si riserva di “agire nelle sedi opportune al fine di tutelare l’immagine e la sicurezza della comunità islamica in Italia”. “Ciò che ci spaventa ancor di più è l’assenza di condanne sia da parte della maggioranza che da parte dell’opposizione di fronte alle parole di Feltri che vorrebbe spararci in bocca”, ha concluso il presidente dell’Ucoii, Yassine Lafram.