FAENZA – AVEVANO STUDIATO UN DELITTO PERFETTO: MANDANTE ED ESECUTORE IN GALERA

Il delitto perfetto non esiste e la riprova, qualora ce ne fosse bisogno, è proprio nel disegno criminoso che avrebbero messo in piedi i due presunti responsabili della morte di Ilenia Fabbri.

Faenza – A uccidere Ilenia Fabbri, 46 anni, impiegata, sarebbe stato un amico dell’ex marito. L’uomo, ingaggiato come killer, avrebbe sgozzato la donna dietro compenso.

Claudio Nanni, 53 anni, meccanico con la passione della moto e il compagno di merende Pierluigi Barbieri di 52 anni, detto “lo Zingaro”, pregiudicato con la fissa delle moto da corsa e poca voglia di lavorare, sono stati arrestati con l’accusa di essere, rispettivamente, il mandante e l’esecutore materiale dell’omicidio della povera donna a cui l’ex marito avrebbe dovuto riconoscere una somma di centomila euro a fronte di anni di lavoro non pagati nell’azienda di famiglia.

Ilenia Fabbri, la vittima

Nanni e la vittima erano in causa e proprio la settimana scorsa si sarebbero dovuti incontrare in tribunale per dirimere la vertenza che avrebbe visto il meccanico come parte soccombente. Insomma il movente c’era tutto, come sospettavano gli inquirenti, e anche la messinscena di Claudio Nanni nel portarsi appresso la figlia nel viaggio verso Milano per recuperare un’auto, durante l’orario in cui si sarebbe perpetrato l’omicidio, puzzava di bruciato lontano un miglio.

Nanni aveva già perso la casa coniugale in favore dell’ex moglie nella causa di separazione ma rimanevano ancora in ballo quei 10 anni di lavoro in officina che Ilenia aveva svolto senza retribuzione. Da due anni, ovvero dalla data di separazione, Ilenia aspettava che la giustizia del lavoro facesse il suo corso mentre alle minacce del marito la donna aveva risposto con una denuncia per maltrattamenti.

Ma Nanni non mancava occasione per manifestarle il suo rancore. L’uomo dunque avrebbe pianificato da tempo, con calcolo freddo e razionale come si legge in atti, quell’omicidio facendosi fare anche una copia delle chiavi di casa, per fornirle all’uomo che avrebbe assoldato per ammazzare la povera Ilenia.

Claudio Nanni

L’ex marito e il presunto esecutore materiale del delitto sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Ravenna, su richiesta dei Pm Daniele Barberini e Angela Scorza, sulla scorta delle indagini della squadra Mobile di Ravenna e dello Sco, il Servizio centrale operativo di Roma.

Nanni e Barbieri si conoscevano da anni per il comune hobby delle due ruote a motore. Barbieri è noto alle forze dell’ordine perché aveva fatto il sicario prezzolato più di una volta. E in una di queste aveva usato violenza nei riguardi di un disabile di Predappio. I due si erano sentiti per telefono alcuni giorni prima di quel maledetto sabato 6 febbraio quando Claudio Nanni e la figlia Arianna si erano dati appuntamento intorno alle 6 in via Corbara per poi recarsi verso Milano.

Durante la strada la telefonata di aiuto dell’amica di Arianna che, rimasta in casa Fabbri, aveva visto di spalle il sicario ma aveva sentito anche le urla di spavento e di dolore di Ilenia prima della sua morte. L’intruso, che aveva le chiavi, dopo la sua missione di morte fuggiva dalla casa di Ilenia poco prima che arrivassero le volanti della Mobile.

Pierluigi Barbieri, detto lo Zingaro

Nel frattempo anche Nanni e la figlia tornavano a casa dove l’uomo metteva in atto la seconda parte della sua commedia, facendo l’ex marito addolorato e consolando la figlia. Il 19 gennaio Nanni era stato localizzato a Rubiera, provincia di Reggio Emilia, nei pressi dell’abitazione di Barbieri. Il 20 e il 29 gennaio l’auto di Barbieri era stata individuata a Faenza dal sistema di lettura targhe del Comune.

Il 29 gennaio l’impianto di videosorveglianza del distributore attiguo all’officina di Nanni aveva rilevato un secondo incontro fra i due amici. L’autovettura di Barbieri, più esattamente della sua compagna, era stata individuata a Faenza la mattina del delitto, dalle 5.15 in poi, in orari compatibili con l’omicidio.

Il killer si dirige verso via Corbara

Dalla visione delle immagini delle telecamere di quartiere risultava che l’auto del presunto killer si trovava nei pressi di via Corbara. Una volta ricevuto il via libera da Nanni il killer scendeva dall’auto e si incamminava verso casa di Ilenia dove entrava senza effrazioni. Poi l’aggressione e un colpo netto alla gola.

 

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