Blitz della Guardia di Finanza: l’ammontare dei ricavi complessivi è risultato superiore del 4.000 % rispetto a quanto dichiarato.
Fermo – Oltre 600mila euro non dichiarati al Fisco nel settore dell’e-commerce. I finanzieri del Comando Provinciale, al termine di un controllo fiscale nei confronti di un operatore del commercio elettronico – fruitore, tra l’altro, di un regime fiscale agevolato – sono riusciti a disvelare un sistema fraudolento volto a celare al fisco numerose operazioni imponibili. L’attività si è conclusa con la segnalazione del titolare della ditta all’Agenzia delle Entrate per l’emissione dei provvedimenti di competenza, nonché alla locale Procura presso il Tribunale di Fermo per i reati penal-tributari di cui agli artt. 5 (Omessa dichiarazione) e 10 (Occultamento o distruzione di documenti contabili) del D. Lgs. n. 74/2000.
Attraverso una valutazione mirata e selettiva dei soggetti che presentano maggior rischio di pericolosità economico-finanziaria, attuata mediante l’analisi integrata delle informazioni contenute nelle banche dati a disposizione, le Fiamme Gialle del Gruppo di Fermo hanno esaminato l’attività, nota come “e-commerce indiretto”, di una ditta operante su noti portali di commercio online (prevalentemente E.bay), attraverso la compravendita per via telematica di oggetti elettronici ed accessori per smartphone, con successiva consegna fisica mediante canali tradizionali.
Un aspetto, in particolare, ha insospettito i militari: la dichiarazione di esigue somme reddituali in rapporto agli ingenti costi sostenuti per le spedizioni associate alle vendite. Nel dettaglio, i militari, servendosi dei dati recuperati dalle piattaforme informatiche di vendita, hanno ricostruito il valore delle cessioni effettuate dalla ditta, rideterminando il reale flusso economico-finanziario, non riscontrabile dalla documentazione esibita, calcolando il valore medio delle cessioni e moltiplicandolo per le spedizioni effettuate dalla ditta, alle quali non corrispondeva alcun documento fiscale.
L’ammontare dei ricavi non dichiarati è risultato essere pari ad oltre 600mila euro, di fatto superiore del 4.000% rispetto a quanto dichiarato, a cui si aggiunge un’IVA mai dichiarata e mai versata allo Stato per oltre 80mila euro. Tali illeciti hanno provocato il superamento dei parametri in ragione dei quali il contribuente usufruiva del regime fiscale agevolato, disconosciuto in favore del regime fiscale ordinario semplificato, con i conseguenti effetti ai fini dell’IVA e delle imposte dirette.