Interrogazione parlamentare del Pd a Lollobrigida: “Nominare un Commissario per verificare la conformità delle attività dell’Enci”.
Lecco – Michela Vittoria Brambilla “è sotto processo a Lecco per evasione fiscale a seguito di un’inchiesta decennale della Guardia di Finanza per il suo coinvolgimento in aziende che commerciano gamberi e salmoni”. La notizia è stata data durante l’ultima puntata di Report nel quarto servizio a cura di Giulia Innocenzi dedicato agli “interessi privati e commerciali della parlamentare di Noi Moderati che del benessere animale ha sempre fatto la sua bandiera”. L’indagine della Finanza va avanti da circa 10 anni, spiegano durante la trasmissione di Rai 3, mostrando le carte e con la testimonianza di alcuni dipendenti delle varie aziende coinvolte che afferiscono alla parlamentare attraverso anche l’intestazione alla suocera ultra ottantenne e al cognato o direttamente intestate al marito Eros Maggioni.
La fondatrice dell’associazione di tutela animale Leidaa, secondo le carte mostrate di un’inchiesta della Guardia di Finanza, sarebbe “coinvolta attraverso dei prestanome in un giro d’affari per milioni e milioni di euro, grazie al suo ruolo decennale nel mondo della politica e di conseguenza ai suoi rapporti con in più grandi marchi della Grande Distribuzione, nel commercio proprio di carne di pesce: nello specifico – e come era già emerso – di salmoni e gamberetti provenienti dall’estero e che vengono poi immessi in punti di vendita, in particolare di Esselunga. Durante la puntata, Innocenzi spiega anche i collegamenti con l’ex deputato Massimo Nicolucci, coinvolto in passato nella gestione della Blue Line e di soldi ricevuti da Brambilla e quest’ultimo da Silvio Berlusconi con una fideiussione di 2 milioni e mezzo di euro”.
“Report e i servizi di Giulia Innocenzi continuano a segnalare fatti inquietanti che riguardano l’intreccio tra l’attività politica e quella imprenditoriale della deputata Vittoria Brambilla, – afferma in una nota, il
capogruppo Pd in Commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari – che
pubblicamente si copre dietro la presidenza di una associazione animalista. Inquietanti sono pure le rivelazioni sull’Enci che dallo Stato ha ricevuto la delega alla tenuta dei libri genealogici delle razze canine. Un filo rosso lega il rapporto tra Brambilla e l’Enci che ha elargito alla deputata circa 500 mila euro per non precisate attività di collaborazione. Ora Report segnala ulteriori elementi su come vengono spesi i soldi all’Enci e sulle inadeguate operazioni di controllo agli allevamenti”.
Nella puntata di Report “sono emerse ulteriori notizie – prosegue – in merito al comportamento di alcuni giudici dell’Enci in aperto conflitto di interesse che avrebbero assunto comportamenti discrezionali in occasioni di competizioni e di certificazioni di alcune razze canine. Nella stessa puntata è inoltre emersa una
disponibilità di bilancio dell’Enci pari a 11,5 milioni di euro, ingenti risorse che non risulta siamo state reinvestite dall’Ente per i suoi scopi istituzionali. Mentre sono aumentate le tariffe a carico degli allevatori a fronte degli stessi servizi e al tempo stesso sono aumentati i costi dei rimborsi spese a favore dei vertici dello stesso ente. Il Masaf ha una partecipazione diretta, nonché di controllo sulla gestione organizzativa ed economica dell’Enci, visto che ha la maggioranza nel collegio sindacale. Di fronte a questi fatti c’è bisogno di ulteriori informazioni e di assoluta trasparenza”.
“Per questo – conclude – con una specifica interrogazione che ho firmato insieme ai colleghi del gruppo PD, Forattini, Marino, Romeo e Rossi, della Commissione Agricoltura, ho proposto al ministro Lollobrigida di nominare un Commissario ad acta al fine di verificare la conformità delle attività gestionali dell’Enci in coerenza con la normativa vigente”.