Europee: il risiko delle candidature, tra conferme, new entry e incertezze

Tra le novità il movimento di Alemanno. Ironia Razzi con Forza Italia: “Il mio slogan? Sono con voi. Prenderei un sacco di voti su Tik Tok”.

Roma – “Alle prossime elezioni europee succederà di tutto, io ho già messo l’elemetto. Il timore di molti è che il centrodestra venga riconfermato. Vinceremo anche questa battaglia”. Il premier Giorgia Meloni scalda i motori per candidarsi da capolista alle Europee. Manca solo l’ufficialità, ma la leader di Fratelli d’Italia è determinata a scendere in campo in prima persona per la svolta a destra a Bruxelles. Dunque ci sarebbe una prima conferma di quanto anticipato nel risiko delle candidature eccellenti con la Presidente del Consiglio in prima linea, con l’obiettivo del 30% per Fdi.

“Per noi – rimarca Giovanni Donzelli, deputato e responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia – il risultato minimo alle prossime elezioni europee è rappresentato dai voti che abbiamo preso alle ultime politiche (26%)”. Nel corso della presentazione dello Human Index, il nuovo super indicatore sviluppato da Vis Factor che fa convergere i dati raccolti tramite i sondaggi quantitativi e quelli tramite web e social listening, spiega: “se stando al Governo, con tutto quello che viene scritto e viene detto contro di noi, riuscissimo a confermare i voti che abbiamo preso alle ultime politiche, per noi sarebbe un successo. Se gli italiani ci dovessero dare la stessa fiducia vorrebbe dire che stiamo governando molto bene. Se, invece, dovessimo perdere anche solo lo 0,1% dei voti, vorrà dire che dovremo lavorare per recuperarli”.

Giovanni Donzelli (Fdi) nell’Aula della Camera

Matteo Salvini, secondo le voci che si rincorrono da mesi, vorrebbe candidare nella Lega Roberto Vannacci, ma il generale non scioglie la riserva. Prende tempo, tra una grana e l’altra, nel mirino dei magistrati per varie questioni. “Matteo Salvini dice che io faccio paura? Non commento le espressioni di altre persone. Se mi sta arruolando? Per arruolare Roberto Vannacci – fa notare l’alto ufficiale – ci vuole ben altro, sono io che scelgo cosa fare della mia vita, sono padrone del mio destino. Apprezzo le parole di Salvini, la vicinanza e l’offerta che mi fa, perché riconosce in me delle qualità. Quando verranno presentate le liste qualche giorno prima si saprà“, chiosa.

Punta sugli obiettivi del Partito popolare europeo invece il leader di Forza Italia Antonio Tajani: “Mi pare che il Ppe confermi la sua centralità con una visione politica dell’Europa del domani che include una politica estera che deve vederci protagonisti e con una Ue – sottolinea il vicepremier e ministro degli Esteri – capace di trovare soluzioni con uno strumento militare”. In merito a questo, aggiunge “bisogna fare una serie di scelte che portino a raggiungere l’obiettivo pienamente, con i tempi necessari, che non siano biblici” e” io sono anche per cambiare i trattati per quanto riguarda il voto a maggioranza” perché in generale “bisogna avere una politica industriale europea vera, al di là della difesa” e “mi auguro che la prossima Commissione possa veramente compiere un salto di qualità”.

Nello scacchiere azzurro in Nord-Ovest, oltre al nome di Lara Comi, c’è in ballo quello di Marco Reguzzoni, ex capogruppo della Lega alla Camera e ora presidente dell’associazione politica I Repubblicani, nonché altri due uscenti, Massimiliano Salini e Stefania Zambelli. Resta sempre in ballo anche la candidatura dell’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni, verso il quale il partito ha un “giudizio positivo” dei 18 anni alla guida della Lombardia.

Roberto Formigoni

Sempre in quota Forza Italia viene ventilata, tra il serio e il faceto, l’ipotesi del ritorno sulla scena politica di Antonio Razzi: “Se mi candido alle elezioni europee con Forza Italia? Mi sono reso disponibile perché posso portare un po’ di acqua al mulino. Quale sarebbe lo slogan? Ho già pronto il manifesto: Io sono per voi”. Il simpatico ed eclettico Razzi è convinto: “Prenderei un sacco di voti soprattutto dai giovani: tanti ragazzi che non andrebbero a votare mi sosterrebbero perché li faccio divertire con i miei TikTok. Una candidatura di simpatia? Non proprio, il programma c’è: da tempo auspico la nascita degli Stati Uniti d’Europa”.

Sul fronte Partito Democratico invece, resta sul vago Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna e del Pd, in merito a una sua possibile candidatura. “Non abbiamo ancora deciso”, dice, “Io non ho mai deciso niente per me nella mia vita, non lo farò neanche questa volta. Decideremo insieme al partito dove e come posso essere più utile se si ritenga che io possa esserlo”, aggiunge.

Osa di più Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico e responsabile delle Iniziative politiche, Contrasto alle diseguaglianze e Welfare: “In politica ho imparato che il risultato ideale – commenta – è quello di giocare sempre per vincere. Il minimo sindacale per noi è il risultato delle ultime politiche (19%)”. E aggiunge: “Per un partito che era dato quasi per spacciato e che resta di opposizione, la sfida è quella di diventare il primo in Italia. Ci stiamo lavorando”.

Gianni Alemanno

Una new entry potrebbe essere invece quella di Gianni Alemanno, segretario nazionale del movimento ‘Indipendenza!’. “A tre mesi dalla nascita del nostro movimento – avverte – siamo già pronti a misurarci in una sfida importante come le elezioni europee. Si tratta di decidere come e con chi farlo, anche dopo l’approvazione dell’emendamento, fortemente voluto dalle forze di governo, che ha ristretto la possibilità
di presentare liste elettorali di nuovi movimenti politici già dalle prossime consultazioni elettorali”.

“Certamente – ragiona Alemanno – lo scenario che si apre nel nuovo Parlamento Europeo vede tutta la politica italiana convergere sulla sostanziale accettazione della sudditanza in cui il nostro Paese viene tenuto dalle istituzioni europee e dagli altri governi del nord Europa. Domenica al centro congressi Cavour di Roma si terrà la prima direzione nazionale del movimento. All’ordine del giorno, oltre ai vari adempimenti statutari, anche la scelta di ‘Indipendenza!’ sulla partecipazione alle elezioni europee.

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