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Esplosione al distributore di Roma, allarme diossina nell’aria. Due gravi e 50 evacuati

L’Arpa Lazio rileva livelli anomali di inquinanti. La Procura indaga per disastro colposo. Mattarella e Meloni esprimono solidarietà ai feriti.

Roma – È allarme ambientale dopo l’esplosione avvenuta ieri mattina in un distributore di benzina in via dei Gordiani, a Roma. I primi rilevamenti diffusi oggi da Arpa Lazio confermano la presenza di diossine nell’aria a livelli superiori alla soglia di 0,3 pg/m³, un valore che indica con chiarezza l’esistenza di una fonte di emissione localizzata, legata alla combustione di materiali plastici.

L’incendio ha causato oltre 40 feriti, di cui due in gravi condizioni attualmente ricoverati in terapia intensiva all’ospedale Sant’Eugenio. Entrambi sono sottoposti a ventilazione meccanica. I due, di 67 e 58 anni, sarebbero stati travolti dalla deflagrazione mentre si trovavano nei pressi del distributore.

L’Arpa: confermata la contaminazione da diossine

I tecnici dell’Arpa hanno installato un campionatore nelle immediate vicinanze dell’area del rogo per rilevare la presenza di sostanze tossiche come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine. I dati sono stati già condivisi con le autorità sanitarie e confluiranno nell’informativa che la Procura di Roma sta redigendo per fare luce sulle cause dell’incidente.

Secondo le prime ipotesi, formulate dai vigili del fuoco, la causa dell’esplosione sarebbe un malfunzionamento dell’impianto di gas GPL: un fenomeno noto come blif, capace di produrre una deflagrazione paragonabile a quella di un ordigno.

Evacuati bambini e civili, la prontezza che ha evitato una strage

Provvidenziale l’intervento dei responsabili della polisportiva Villa De Sanctis, che, ai primi segnali di fumo, hanno evacuato otto bambini già presenti per il centro estivo e chiuso l’accesso alla piscina, dove erano attese fino a 120 persone. “Se fosse successo un’ora dopo, sarebbe stata una strage”, ha dichiarato il presidente Fabio Balzani.

Sono circa cinquanta le persone evacuate, tra civili e operatori sanitari. Le esplosioni hanno coinvolto anche un deposito del 118 dove erano stoccate bombole d’ossigeno, causa di ulteriori deflagrazioni udite dai residenti.

Il racconto dei cittadini: “Sembrava un attentato”

Molti i testimoni che parlano di un boato fortissimo, avvertito anche nei quartieri limitrofi. “Sembrava un terremoto, o una bomba. Tutti i vetri hanno tremato”, racconta una residente. Un altro testimone ha riferito di “pezzi di metallo incandescenti che volavano nell’aria”, mentre un’ambulanza sarebbe esplosa sotto i suoi occhi.

La politica si mobilita: solidarietà da Mattarella, Meloni e Papa Leone XIV

Sul posto è giunto anche il sindaco Roberto Gualtieri, che ha ringraziato soccorritori e forze dell’ordine per la tempestività. “La loro prontezza ha evitato conseguenze ben peggiori”, ha dichiarato. Solidarietà è arrivata dalla premier Giorgia Meloni, che ha seguito gli sviluppi in contatto con il sindaco, e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha telefonato personalmente a Gualtieri. Un pensiero anche da parte di Papa Leone XIV, che ha espresso “vicinanza e preghiera per i feriti”.

Indagini in corso per disastro colposo

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per lesioni personali e disastro colposo, in attesa dell’informativa completa da parte di polizia, carabinieri del NOE e vigili del fuoco. In corso anche le operazioni di bonifica e la messa in sicurezza dell’area. Il Municipio V ha attivato un’unità di crisi locale.

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