Economia – L’Italia corre verso la recessione

Sempre più poveri gli italiani stentano a sopravvivere e la fine del mese, per chi ci arriva, è diventata una tortura. Disuguaglianze e tensione sociale sono problemi che il governo deve affrontare subito poichè la povertà dilagante è una realtà e i numeri parlano chiaro. La politica deve intervenire immediatamente.

Roma – Com’è piccolo e fragile il Bel Paese! E’ come sentire un disco rotto con lo stesso suono e lo stesso argomento. Ripetitivo, fastidioso e monotono. Ma tremendamente vero. Pandemia, guerra, crisi economica e caro energia, i novelli Cavalieri dell’Apocalisse. Nella Bibbia i quattro rappresentavano: Morte, Carestia, Pestilenza e Guerra. Più o meno come quelli attuali. Con queste premesse le tasche degli italiani sono sempre più vuote, per chi ha la fortuna di indossare ancora i pantaloni!

Uno studio, dall’eloquente titolo: “FragilItalia”, a cura dell’Area Sudi Legacoop (Associazione di rappresentanza delle cooperative, delle imprese e degli enti aderenti alla lega Nazionale delle Cooperative e Mutue) e Ipsos (società multinazionale di ricerche di mercato e consulenza) ha rivelato che 1 italiano su 4 stenta ad arrivare a fine mese. Inoltre, 4 su 10 sono del parere che la situazione socio-economica della propria famiglia sarà peggiore nel futuro e, quasi 6 su 10 sostengono che la crescita delle disuguaglianze comporterà una recrudescenza delle proteste contro i ricchi e i privilegiati.

Nel dettaglio, è cresciuto notevolmente il numero di chi ha una percezione molto negativa del contesto economico generale. Ancora più marcata risulta essere l’aspettativa del proprio status familiare, orientato ad un continuo peggioramento. Un dato interessante è che questa accelerazione verso il basso si è impennata con l’inizio della guerra in Ucraina. Di contro, è diminuita la percentuale di ben 10 punti di chi ritiene prossimo un miglioramento della vita familiare e sociale. Sono emerse in maniera decisa, netta, le difficoltà di chi non riesce ad affrontare le spese ordinarie. Ad esempio, andare dal dentista, in vacanza, comprare scarpe o capi d’abbigliamento o un nuovo paio di occhiali.

Mauro Lusetti, presidente Legacoop ha dichiarato senza mezzi termini: “…L’Italia sta andando in recessione. E’ da tempo che la caduta della fiducia degli italiani fa da prodromo di situazioni che, poi, puntualmente accadono. L’aumento dei costi e dei prezzi, la riduzione dei consumi, il caro bollette, non solo danneggiano economicamente e psicologicamente, ma stanno mutando la percezione che si ha di sé, e, quindi, la struttura del nostro Paese.

Fasce sempre più larghe di persone si sentono povere, precarie, fragili, esposte ad incertezza che prevedono fosche e ad un futuro che le spaventa. Occorrono politiche urgenti, da stato di emergenza non solo per la difesa dell’economia ma anche per la protezione del senso di comunità. Per porre un freno all’estendersi della paura sociale che può, facilmente, sfociare in rabbia. Non c’è alcun sviluppo economico senza la fiducia che le cose possano migliorare…”. Ora, non ci voleva Mago Merlino a fotografare la situazione generale del Paese. Basta farsi un giro nelle periferie urbane o alle mense della Caritas per rendersene conto. Basta diagnosi: che viviamo male lo sappiamo, abbiamo bisogno di cure. Subito, con urgenza e salvavita!

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa