Due cani salvati a Ferrara: legati a un albero e in fin di vita: beccato il responsabile

Animali abbandonati, numeri allarmanti: 130mila casi ogni anno. L’on. Brambilla: “Chiederemo la rigorosa applicazione della nuova legge”.

Ferrara – “Chi medita di abbandonare un animale per andare in vacanza ci pensi non una ma cento volte, innanzitutto perché è un atto ripugnante in sé e un reato, ma anche perché quest’estate è in vigore la legge Brambilla, che tutela direttamente gli animali esseri senzienti e inasprisce le pene per tutti i reati contro di loro, compreso l’abbandono”. Lo ricorda la deputata di Nm, Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, autrice della nuova legge sui reati a danno degli animali.

“La pena base per chi abbandona – ricorda – è l’arresto fino ad 1 anno e ammenda fino a 10mila euro. Inoltre, dal reato di abbandono possono derivare altri e più gravi reati, come il maltrattamento o l’uccisione di animali che, oltre alle pene detentive, fino a tre anni, ora comportano sempre multe sostanziose, anche fino a 60 mila euro. Se l’abbandono avviene sulla rete stradale o autostradale da una automobile, la pena è aumentata di un terzo ed è automaticamente prevista la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida fino a un anno.

Emblematico l’ultimo caso in ordine di tempo, che arriva da Lido delle Nazioni (Ferrara): sono stati ritrovati due cani abbandonati in pessime condizioni e legati a un albero. Il responsabile, rintracciato grazie all’attività investigativa, è stato denunciato per abbandono e maltrattamento. “Chiederemo – assicura l’onorevole – la rigorosa applicazione della legge Brambilla”.

In Italia si stima che ogni anno siano abbandonati, come se fossero rifiuti, 80mila gatti e 50mila cani. Il 30 per cento degli abbandoni avviene d’estate, ma c’è anche un picco prenatalizio e nei periodi di ferie. L’80 per cento degli animali abbandonati muore di stenti o investito. Crescono anche le segnalazioni che riguardano animali non convenzionali, come i rettili, e varie specie di roditori, tenuto in casa finché piace e fa comodo e poi scaricati quando diventano un peso. “La legge Brambilla – precisa la presidente di LEIDAA – non tutela solo gli animali d’affezione, ma tutti gli animali, compresi quelli non convenzionali che abbiano acquisito abitudine alla cattività. La stagione dell’impunità è finita”.

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