Oggi lo sciopero generale: la tegola del venerdì nero sui trasporti, 24 ore di stop

In programma un’agitazione indetta dall’Unione Sindacale di Base per tutti i settori pubblici e privati. Disagi soprattutto per i pendolari.

Roma – Sciopero generale proclamato per oggi, venerdì 13 dicembre, dai sindacati di base. Trasporti, sanità, scuola: diversi i settori coinvolti dalla mobilitazione. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini con un’ordinanza aveva ridotto a 4 ore lo sciopero nei trasporti, soprattutto in vista del venerdì pre-natalizio e i tanti disagi sui cittadini. Ma l’Unione Sindacale di Base ha contestato la decisione del ministro e confermato lo sciopero per l’intera giornata perché l’ordinanza è “illegittima”. Il Tar del Lazio, con decreto monocratico, ha accolto la richiesta dell’Usb di sospendere l’ordinanza: lo sciopero nei trasporti durerà quindi 24 ore. I sindacati esultano:  “Il Tar del Lazio accoglie la richiesta di Usb di sospendere l’ordinanza di precettazione di Salvini – si legge in una nota – Domani lo sciopero è generale, regolare e legittimo e durerà 24 ore anche nei trasporti. Per una volta vincono i lavoratori e vince la democrazia”.

La protesta sindacale potrebbe quindi comportare corpose modifiche alla circolazione di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Trenitalia invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione sui servizi attivi attraverso l’App Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.

L’agitazione di 24 ore investirà anche il fronte del trasporto pubblico locale. In tutte le città, il consiglio è di consultare i siti dei gestori per avere informazioni aggiornate.

Il sindacato aveva contestato la riduzione dell’agitazione indetta da Usb con l’obiettivo di “contrastare una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola”. E aveva rilanciato: “Con una sentenza emessa il 28 marzo del 2024 il Tar del Lazio si è pronunciato contro l’ordinanza con la quale il ministro Salvini aveva ridotto lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale indetto da USB e da altre organizzazioni sindacali per la giornata del 15 dicembre 2023. Il Tar, con quella sentenza, annullò l’ordinanza del Ministero e condannò lo stesso al pagamento delle spese legali.

Intanto è stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro nel trasporto locale. “Grande soddisfazione” da parte del ministro Matteo Salvini, che  poche ore dopo dalla Brianza ha annunciato di voler rimettere mano alle regole che disciplinano il diritto di sciopero. Risollevando subito una polemica. “Non penso sia utile andare avanti di scontro in scontro di precettazione in precettazione – aveva detto Salvini nel suo intervento alla presentazione del Piano Fs -. Una normativa sullo sciopero va rivista insieme ai sindacati, penso che siano loro in primis ad accorgersi che se c’è uno sciopero al giorno, il primo a rimetterci è lo sciopero stesso”. 

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