Dai balneari al bollino Siae, tutte le novità approvate alla Camera. Il testo mira a sanare le procedure aperte dall’Ue contro l’Italia.
Roma – Dopo il passaggio alle commissioni Giustizia e Finanze della Camera, è arrivato in Aula a Montecitorio il dl Infrazioni, provvedimento che mira a sanare 16 procedure di infrazione aperte dalle istituzioni europee nei confronti dell’Italia. La Camera lo ha approvato ed è stato trasmesso al Senato, in vista di un’approvazione definitiva che deve arrivare entro il 15 novembre. Infatti entro quella data va convertito in legge. Vediamo alcune delle modifiche apportate al provvedimento dalle commissioni di Montecitorio. In primo piano la questione spinosa dei balneari.
Sul tema delle concessioni balneari, il testo originale del decreto ha subito diverse modifiche durante il passaggio nelle commissioni. Una delle modifiche più significative è quella relativa alla disciplina dei manufatti amovibili. I titolari delle concessioni demaniali “in cui sono installati manufatti amovibili”, potranno “mantenere installati i predetti manufatti anche nel periodo di sospensione stagionale dell’esercizio delle attività turistico ricreative”, fino alle nuove aggiudicazioni. Unica eccezione, quella di “eventuali provvedimenti di demolizione adottati prima della data di entrata in vigore della presente disposizione”. L’emendamento è il risultato di una riformulazione di due emendamenti presentati da Lega e Fratelli d’Italia (a prima firma rispettivamente delle deputate Elisa Montemagni e Deborah Bergamini).
Sempre in materia di concessioni, è stato approvato anche un emendamento che esclude dal perimetro di applicazione del decreto società e associazioni sportive dilettantistiche assegnatarie di concessioni balneari. La norma specifica che, per essere esclusi dall’applicazione del dl Infrazioni, le associazioni sportive debbano utilizzare il demanio avuto in concessione per finalità che “possano essere considerati come attività non economiche in base al diritto dell’Unione europea”. Una serie di proposte emendative bipartisan approvate dalle commissioni è poi intervenuta per modificare i criteri di aggiudicazione delle concessioni. Secondo il testo del dl Infrazioni approvato dalle commissioni infatti, peseranno ai fini della valutazione “l’offerta di servizi aggiuntivi volti a valorizzare l’esperienza turistica delle persone con disabilità”, “l’offerta di servizi specifici dedicati alle famiglie” e “l’accessibilità e la fruibilità dell’area demaniale da parte degli animali di affezione”.
Approvata anche una proposta presentata dai relatori che introduce il ritiro gratuito dei Rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) a cura dei distributori delle nuove apparecchiature. “I distributori assicurano, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica, il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, dell’apparecchiatura usata di tipo equivalente”, si legge nel testo approvato dalle commissioni. I distributori delle nuove apparecchiature, oltre che l’obbligo di informare i consumatori sulla gratuità del ritiro con modalità chiare e di immediata percezione, “anche tramite avvisi posti nei locali commerciali con caratteri facilmente leggibili oppure mediante apposite comunicazioni sul proprio sito internet”.
Sempre ai distributori di apparecchiature elettriche ed elettroniche spetterà l’obbligo di assicurare il ritiro a titolo gratuito dei Raee di piccolissime dimensioni provenienti dai nuclei domestici e senza obbligo di acquisto di apparecchiature di tipo equivalente. I sistemi collettivi, ossia i consorzi senza fini di lucro costituiti dai produttori di Aee, dovranno invece realizzare e finanziare programmi di comunicazione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta separata dei Raee e sui benefici ambientali ed economici del relativo riciclo. A tal fine i sistemi collettivi dovranno impiegare ogni anno almeno il 3% del totale dei ricavi dell’esercizio precedente. Un altro emendamento dei relatori approvato dalle commissioni è quello che introduce la responsabilità estesa per i produttori che utilizzano piattaforme di commercio elettronico.
La norma stabilisce che qualsiasi produttore che immetta sul mercato, anche per conto di terzi, attraverso piattaforme di commercio elettronico, un prodotto per il quale è istituito un regime di responsabilità estesa del produttore, sia soggetto alla responsabilità medesima e adempia ai relativi obblighi. Di conseguenza, i produttori interessati, per adempiere agli agli obblighi di responsabilità estesa, potranno anche fare ricorso ai servizi che i soggetti gestori della piattaforma medesima sono tenuti ad offrire, secondo modalità semplificate “disciplinate da specifici accordi sottoscritti tra i gestori stessi e i consorzi ovvero i sistemi di gestione”. Gli accordi dovranno stabilire le modalità di adempimento agli obblighi di: adesione ai consorzi ovvero ai sistemi di gestione; raccolta e invio, da parte dei gestori della piattaforma ai produttori del prodotto e ai consorzi ovvero ai sistemi di gestione; e ancora, versamento del contributo ambientale.
Negli accordi sarà inoltre fissato un termine non inferiore a dodici mesi entro il quale i gestori della piattaforma di commercio elettronico effettueranno gli adeguamenti necessari alla prestazione dei servizi.
Entro 10 giorni dalla sottoscrizione, i consorzi ovvero i sistemi di gestione trasmetteranno gli accordi Mase che, entro i successivi 60 giorni, potrà richiederne modifiche ovvero integrazioni. Gli accordi modificati ovvero integrati saranno trasmessi al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica entro trenta giorni dalla richiesta. Approvata dalle commissioni anche la norma che abolisce l’obbligo di apporre il contrassegno Siae su tutti i dispositivi atti a riprodurre materiali coperti da diritti d’autore. La Siae, gli altri organismi di gestione collettiva e le entità di gestione indipendenti potranno comunque apporre il contrassegno su richiesta degli interessati.