Delmastro in visita al carcere di Sollicciano: ristrutturazione e videosorveglianza interna

Il sottosegretario alla Giustizia nel penitenziario fiorentino sottolinea gli stanziamenti per metterlo in sicurezza e per gli interventi energetici.

Firenze – “Andiamo a mettere in sicurezza il carcere fiorentino di Sollicciano”, che “somma le tradizionali carenze di organico che abbiamo ereditato e il sovraffollamento, con dei problemi infrastrutturali che necessitano di investimenti importanti”, ma “al momento questo è un carcere disfunzionale”. Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia e responsabile dipartimento Giustizia di Fratelli d’Italia, ieri era a Firenze in visita al carcere di Sollicciano. Delmastro era accompagnato da Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir, e da Francesco Michelotti, vice coordinatore toscano FdI e membro delle commissioni Antimafia e Affari costituzionali della Camera.

“Terminato il passaggio del commissario straordinario per gli istituti penitenziari per atterrare velocemente i 255 milioni di risorse destinate all’edilizia penitenziaria e recuperati 7.000 dei 10.000 posti detentivi che mancano, si dovrà fare una riflessione su questo istituto anche a prescindere dal fatto che oggi lo mettiamo in sicurezza”, ha spiegato il sottosegretario. E riguardo all’ipotesi di demolizione e successiva ricostruzione del carcere di Firenze, Delmastro ha aggiunto: “In un momento in cui mancano 10.000 posti detentivi è difficile ipotizzare questo. D’altra parte lo ipotizzano coloro che prima lo hanno costruito e poi lo hanno tenuto per 20 anni in queste condizioni. In futuro sarà un altro discorso, al momento questo è un carcere disfunzionale. Stiamo correndo per risarcire Sollicciano di troppi anni di abbandono anche da parte di scienziati che parlano di abbattimento e di ricostruzione”.

E ancora, ha detto il sottosegretario, “abbiamo stanziato 2,6 milioni per la videosorveglianza interna” del carcere di Sollicciano e “i lavori per la videosorveglianza interna sono già iniziati”. La mancanza della videosorveglianza interna, ha aggiunto, “era un problema evidente. Se non hai apparati di videosorveglianza, tutto deve essere evidentemente sorvegliato a vista e a persona. Un problema, soprattutto quando vi è carenza di uomini”. Per il carcere di Sollicciano “abbiamo spazzato via una serie di contenziosi che esistevano, che abbiamo ereditato dal passato, e abbiamo investito 7,5 milioni di euro per rifare completamente il manto di copertura dell’edificio, gli infissi e per dotare le celle di docce, questo a tutela della dignità del detenuto e indirettamente a garanzia di uomini e donne della polizia penitenziale perché quando un carcere funziona meglio vi sono anche minori conflittualità interne”.

“Poi – ha fatto notare Delmastro – c’è anche un altro investimento di 2,6 milioni di euro per quanto riguarda l’efficientamento energetico, per il quale Sollicciano è il carcere sperimentale di tutta l’Italia: abbiamo fatto un partenariato pubblico con Edison per migliorare l’efficientamento energetico e questo vuole dire assicurare acqua calda e refrigerazione in estate diversamente da come è stato sino ad oggi”. “In tutto – ha concluso – stiamo parlando di quasi 10 milioni: per l’esattezza di 2,3 milioni per l’efficientamento energetico, 7,5 milioni fra manti, coperture, docce”. A maggio termineranno gli interpelli e quindi verrà assegnato il direttore del carcere che poi avrà tempi sindacali, “mi pare di 15-20 giorni, per eventualmente posticipare il possesso, ma in ogni caso a maggio verrà assegnato il direttore titolare a Sollicciano. Oggi c’e’ un reggente più due vicedirettori”.

Delmastro in visita a Sollicciano

Delmastro ha spiegato che verranno chiamati due vicedirettori, e ci sarà l’assegnazione di un direttore titolare, perché “grazie alle assunzioni di direttori penitenziari che abbiamo fatto in questi due anni e mezzo e grazie ai concorsi per comandanti, per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana a maggio ogni istituto d’Italia ne avrà uno. E Sollicciano non farà eccezione, avrà un direttore titolare e un comandante titolare per avere la catena del comando certa e sicura”. Infine Delmastro si è detto “molto orgoglioso di aver parlato con le organizzazioni sindacali del titanico sforzo per le assunzioni, ossia 10.250 allievi agenti finanziati, in due anni e 6 mesi. Se avessero fatto altrettanto i sottosegretari che mi hanno preceduto oggi il sovraffollamento sarebbe di polizia penitenziaria, non di detenuti”.

In una nota Antonio Mautone, segretario territoriale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria di Firenze commenta: “Finalmente abbiamo sentito le istituzioni al nostro fianco, cosa questa che ci mancava da
tanto tempo. Le dichiarazioni dell’onorevole Delmastro sono forti di significato e soprattutto lasciano intravedere un barlume di luce all’uscita dal tunnel, ci danno forza e speranza di rivedere Sollicciano tornare ai vecchi albori”. Mautone ha aggiunto: “come organizzazione sindacale saremo attenti osservatori affinché le
dichiarazioni di oggi del sottosegretario si tramutino in fatti concreti”, augurando “alle istituzioni buon lavoro affinché si possa procedere speditamente alla ristrutturazione di Sollicciano”.

aggressione agenti di polizia il giornale popolare

Per il segretario regionale toscano UilPa Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco “oggi è importante che il sottosegretario abbia preso atto visibilmente delle condizioni in cui lavora quotidianamente la Polizia Penitenziaria della struttura fiorentina e questo già è un fatto importantissimo”, “rimangono però – afferma Grieco nella stessa nota – ancora dei nodi da sciogliere quali la carenza di fondi per il pagamento delle missioni al personale di Polizia Penitenziaria”, inoltre “sono insufficienti i fondi per retribuire i detenuti lavoranti necessari per la pulizia e le lavorazioni nella struttura, cosi come è urgente che siano predisposti i reparti detentivi per i detenuti presso i nosocomi fiorentini, cosi come in ultimo siano individuati i medici di medicina legale presso la Commissione Medica Ospedaliera di La Spezia”.

“A me sembrava inconcepibile che dopo oltre 2 anni e mezzo di governo il ministro Nordio e il sottosegretario Delmastro non avessero sentito l’esigenza di venire di persona a vedere con i propri occhi il disastro di Sollicciano”, ha dichiarato in una nota, il deputato del Pd Federico Gianassi. “Oggi Delmastro, anche a seguito dei molti appelli delle settimane scorse, ha rimediato a questa stortura. Lo considero un fatto positivo – ha sottolineato – perché avrà avuto modo di provare quello che abbiamo provato noi quando lo abbiamo visto: orrore. Tuttavia, il tempo delle promesse, degli slogan e delle parole è finito. Un anno fa era venuto il sottosegretario Ostellari a promettere circa 10 milioni entro il 2025, oggi Delmastro rilancia di nuovo quelle promesse e quelle risorse. Non si faccia il gioco delle tre carte, sarebbe inaccettabile”.

“Se Delmastro annuncia la ripartenza dei lavori da 7 milioni di euro, finanziati dal precedente governo e fermi da oltre due anni – aggiunge Gianassi -, lo consideriamo francamente il minimo indispensabile. Quello che serve è un piano concreto, con punti chiari, tempistiche ben definite, risorse sufficienti per la riqualificazione e ancora questo non si è visto”. “Oggi è stato il giorno degli annunci, anche dello scaricabarile rispetto a chi ha costruito il carcere 50 anni fa, ma tutti si aspettano dal Governo fatti e non accuse e atteggiamenti auto-assolutori – prosegue il deputato dem – Se si vuole passare dalle parole ad azioni concrete, lo ribadiamo forte e chiaro: noi ci siamo e siamo pronti a dare una mano. Se la visita odierna è invece ancora una volta una vetrina per promesse, un’occasione per sprecare tempo, allora ci troveranno sulle barricate”.

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