Dal nuovo Statuto al ritorno di Salvini al Viminale: il punto sul congresso della Lega

Il leader del Carroccio e vicepremier snocciola le sfide che attendono il partito, ricordando i suoi maestri Umberto Bossi e Roberto Maroni.

Firenze – “Se sono qua è grazie alle lezioni di vita di Umberto Bossi, e non solo lezioni di vita. Negli anni ’90 c’era il telefono fisso con la rotella, squillava il telefono alle tre di notte, ero a casa dei miei. Io dormivo nella mia cameretta. Risponde mia madre: ‘C’è il tuo Capo’. Alle tre di notte, mi diceva che non capivo niente e che avevo sbagliato. Io avevo e ho tuttora grande deferenza per un genio assoluto. Siamo qui grazie a Umberto Bossi, spero ci stia ascoltando da Gemonio, per dedicare la sua vita al Paese, ci ha messo la salute e la salute della sua famiglia”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo al congresso a Firenze nel fine settimana passato che lo ha confermato alla guida del partito per acclamazione. “L’altro uomo grazie al quale sono qua è Roberto Maroni, compagno di partito e compagno di fede calcistica. Senza il suo passaggio alla segreteria, non saremmo qui ma a fare altro”, ha aggiunto.

“Un congresso bello, ricco e unitario non perché c’è un solo candidato ma perché ci sono donne e uomini che da tutta Italia oggi costruiranno la storia futura del nostro paese. È il primo congresso nazionale“, sottolinea il segretario, “e quindi benvenuti ai fratelli veneti, lombardi e piemontesi e benvenuti per la prima volta in un congresso della Lega ai fratelli siciliani, pugliesi, romani e di tutte le regioni d’Italia”. La Lega ha un nuovo statuto. Il congresso di Firenze ha infatti approvato gli aggiornamenti al testo, senza altri emendamenti. A proclamare l’esito del voto, fatto per alzata di mano, è stato Giancarlo Giorgetti, in qualità di presidente del congresso. Il precedente statuto era stato approvato il 22 novembre 2018. 

Il tesseramento di Vannacci

Il nuovo conferma il formato nazionale del partito, non più solo Lega nord dunque, e blinda il segretario che resta in carica per 4 anni (e non più tre) e il suo staff più vicino, cioè i vicesegretari, che diventano quattro, e di un pezzo del Consiglio federale, l’organo esecutivo del partito. Previsto anche l’azzeramento dell’anzianità di militanza, precedentemente richiesta ai 22 componenti del Consiglio federale e di almeno 5 anni. Per le altre cariche elettive a livello federale, servono almeno 3 anni. Spazio quindi anche ai leghisti del sud, con tessere più recenti. La consegna della tessera da militante da parte di Matteo Salvini a Roberto Vannacci è al centro palco del congresso. Tesseramento che però farebbe parte di un accordo più ampio tra Salvini e Vannacci, che mette un po’ a tacere anche i riottosi nei confronti del generale delle posizioni ultra sovrani specialmente puristi del Veneto e la cordata dei governatori a partire da Zaia e Fedriga di non accreditarsi organicamente all’interno del partito in mancanza dalla tessera.

“La Lega è nata per proteggere e per difendere, ovviamente da qua uscirà quella che è la nostra azione politica nei comuni, nelle province, nelle regioni, al governo, in Europa, per proteggere e difendere i confini, per proteggere e difendere i risparmi, la casa, il lavoro, le pensioni, il futuro dei nostri figli”, ha rivendicato il segretario. Attraverso i capigruppo parlamentari, arriva la richiesta che Matteo Salvini torni al Viminale. E la proposta viene accolta dalla platea con un applauso e tutti in piedi (resta seduto Salvini, in prima fila). A chiederlo per primo, è stato Riccardo Molinari, presidente dei deputati leghisti: “Credo che il Congresso debba chiedere a Matteo Salvini il sacrificio di chiedere nuovamente, per la Lega, quella posizione e Salvini, uscito indenne da un processo ingiusto, è il migliore garante della sicurezza del nostro Paese”. Massimiliano Romeo, suo omologo al Senato, ha ribadito: “Noi dobbiamo a tutti i costi seguirla questa strada”.

Poi un attacco piuttosto esplicito alla piazza contro il riarmo del Movimento 5 stelle: “Questo è un congresso contro ogni tipo di guerra e di conflitto, contro le guerre militari, contro le guerre commerciali, e noi vogliamo proporre un futuro diverso, che non significa sfilare in piazza con le idee confuse e le bandiere rosse sventolanti. Non sarà un congresso contro qualcuno. Non siamo contro, contro l’Europa, contro gli stranieri, contro le diversità, anzi, noi siamo il movimento politico che adora, tutela e difende le diversità, perché il buon Dio ci ha fatto diversi e grazie a Dio, non siamo tutti uguali. Ascolterò le proposte e le idee di Italia e di Lega che sarà. Vi auguro due giorni intensi con l’orgoglio che questo non è un congresso di partito. La Lega non è un partito ma una comunità e una famiglia”.

Elon Musk interviene alla kermesse di partito: il numero uno di X sta parlando in videocollegamento con l’assemblea riunita alla Fortezza da Basso. Ad annunciarlo sul palco, Salvini in persona, che ha chiesto alla platea un applauso. “È difficile tagliare la burocrazia e le spese dello Stato perché c’è un’opposizione molto forte, anche quando si tagliano cose che non hanno senso di essere. Qualunque cosa facciamo viene postata sul web e sull’account di X per essere più trasparenti, però comunque veniamo accusati di qualsiasi cosa. Nonostante facciamo dei tagli ci attaccano” ha detto Elon Musk in videocollegamento al Congresso federale della Lega, rispondendo alle domande di Matteo Salvini.

E riguardo ai dazi, ci sposteremo in una situazione di zero dazi nel futuro, verso una zona di libero scambio”, precisando che “è la mia speranza per il futuro”, ha aggiunto il patron di X, assicurando che “questo è il consiglio che ho dato al presidente (Trump, ndr)”. “Vediamo un aumento enorme nel numero di attacchi in Italia e in Europa, i media cercano di ridurre il numero di attacchi terroristici ma l’uccisione di persone è sempre più frequente e alla fine in Europa vedremo attacchi di massa, massacri di massa. Se guardiamo il trend è questo. Questo porterà ad un vero e proprio massacro in Europa. I vostri amici, le vostre famiglie, saranno tutti a rischio, i numeri parlano chiaro”.

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