Dal fallimento alla frode: raggiro da 700mila euro

Operazioni fraudolente, trasferimenti societari e autoriciclaggio. La Finanza inchioda 65enne per bancarotta patrimoniale e documentale.

Pisa – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, su delega della Procura della Repubblica presso il tribunale, hanno eseguito un’attività d’indagine in ordine al fallimento di una società operante sul territorio della provincia nel settore della termoidraulica.

In particolare, le indagini svolte dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria, finalizzate a stabilire le vicende che avevano condotto al fallimento della società pisana, hanno consentito di accertare che la stessa, anziché avviare una procedura concorsuale, considerato che versava in condizione di insolvenza per aver accumulato nel corso degli anni debiti tributari e passività per circa 700mila euro, ha posto in essere un disegno criminoso mirato a sottrarre il titolare agli obblighi verso l’Erario, raggirare la normativa fallimentare, nonché porre i presupposti per la prosecuzione dell’attività aziendale attraverso una società intestata a terzo soggetto facente parte del medesimo nucleo familiare.

Il modus operandi, attuato in due fasi, si è concretizzato, dapprima, nella cessione di un ramo d’azienda a società riconducibile all’imprenditore, con il quale sono state trasferite attrezzature, contratti, crediti e debiti, fatta eccezione per i debiti tributari e previdenziali, rimasti a carico della società in fallimento; in una seconda fase, la compagine societaria, dopo aver ceduto le proprie quote e cariche legali a soggetto di nazionalità bulgara, ha trasferito la sede della società fuori dal territorio nazionale.

L’imprenditore, pisano di 65 anni, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e preferenziale, nonché per emissione di fatture per operazioni inesistenti per oltre 200mila euro, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e autoriciclaggio. Allo stesso, è stato notificato il provvedimento di avviso della conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale.

È stata, altresì, proposta all’Autorità Giudiziaria inquirente l’estensione del fallimento ad altra società riconducibile all’imprenditore, in virtù dell’unicità della realtà imprenditoriale con la fallita, desunta dalla sussistenza della continuità aziendale.

L’attività costituisce ulteriore testimonianza del costante impegno della Guardia di Finanza a tutela della collettività, delle imprese rispettose delle regole e dei consumatori, attraverso il contrasto a tutti quei comportamenti illeciti che ostacolano lo sviluppo economico e distorcono la leale concorrenza.