Da Palermo a Hammamet, quegli 007 sacrificati sull’altare della verità

Tre casi uniti da un filo conduttore: Lago Maggiore, i servizi segreti sul Bayesian e il cianuro in Tunisia. Far tacere chi era scomodo.

Roma – Il mistero sulla fine degli 007, spesso portatori di segreti inconfessabili, che annegano nelle acque del mare o in quelle di un bicchiere di liquore al sapore di veleno. Tre casi sono legati da questo filo conduttore: quello dell’omicidio che non sembri tale, che appaia come incidente o disgrazia. Tre i luoghi prescelti: Lisanza, sul lago Maggiore, Palermo, e Hammamet. L’ultimo in ordine di tempo è quello che ha come scenario la città tunisina dove riposa Bettino Craxi: una “spy story” delle ultime ore avvolta nel mistero che vede protagonisti nella città tunisina quattro 007 italiani. C’è un quinto protagonista del giallo: il cianuro, killer spietato, invisibile e silenzioso.

Un agente dei servizi segreti di 62 anni è morto, uno finito in coma farmacologico, altri due sono intossicati. Il sospetto è l’avvelenamento. Quello che trapela è che dopo aver ingerito una bevanda alcolica artigianale ottenuta dalla fermentazione di noccioli di pesco, è accaduto l’inaspettato. A svelare la “spy story” è stata l’agenzia di stampa Nova: un italiano è morto ad Hammamet durante una cena tra otto amici ed era un agente dell’Aise, l’ex Sisde, dopo aver ingerito la bevanda sotto accusa. Incidente? Festino a base di alcol e prostitute finito male? Avvelenamento da cianuro? Non si sa ancora, ma c’è un retroscena che fa pensare: quattro 007 facevano parte di una squadra che aveva partecipato alle indagini culminate nell’arresto, lo scorso agosto in Tunisia, di Angelo Salvatore Stracuzzi, noto come “re del calcestruzzo”.

Mistero a Hammamet: è avvelenamento da cianuro?

Andando a ritroso con le altre storie avvolte nel mistero e che ha il volto di 007 sacrificati sull’altare della verità: il temporale sul Lago Maggiore che coinvolse due agenti, e la recente tragedia del Bayesian, uniti dalla tesi della “tromba d’aria selettiva”. E’ un incidente ma non lo è. Ma perché selettiva? Perché sembra colpire degli obiettivi mirati, come se fossero scelti in modo metodico. Il 28 maggio 2023 a Lisanza, frazione di Sesto Calende sul Lago Maggiore, morirono 4 persone: Anna Bozhkova, moglie dello skipper Claudio Carminati, i due funzionari dell’intelligence italiana Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi e l’ex agente del Mossad israeliano Shimoni Erez. Non persone di poco conto, mentre Carminati è stato rinviato a giudizio con l’ipotesi di omicidio colposo.

A provocare il naufragio fu una violenta tempesta, che rovesciò la Goduura, barca di 16 metri varata nel 1982. Come riferito, quella sera morirono due spie italiane. E a Palermo il copione sembra essersi ripetuto in modo agghiacciante. Una tromba d’aria ha colpito il Bayesian sul quale viaggiavano 22 persone. Qui sono i nomi deli passeggeri coinvolti a porre tanti interrogativi: tra questi il tycoon Mike Lynch, definito il “Bill Gates britannico”, e Jonathan Bloomer, presidente della banca americana Morgan Stanley. Ma c’è chi dice che sul Bayesian ci fossero agenti dei servizi segreti, mentre è ormai accertato come Darktrace, l’azienda del primo, avesse rapporti stretti con l’intelligence israeliana. Addirittura, Tel Aviv avrebbe usato i sistemi dell’azienda britannica per individuare alcuni dei massimi dirigenti di Hamas

Gli 007 morti sul lago Maggiore

E c’è una domanda su tutte: come ha fatto la tromba d’aria a causare l’affondamento di un solo veliero senza causare un solo graffio alle barche che le stavano vicino? Difficile dipanare l’intricata matassa di questo e degli altri due casi uniti dal fil rouge del giallo. Le coincidenze di certo si vedono a occhio nudo: Stephen Chamberlain, socio di Mike Lynch, travolto da un’auto pirata in Inghilterra solo poche ore prima del naufragio. E poi la dinamica dell’affondamento che ricorda in tutti i suoi particolari quanto avvenuto nel 2019 sul lago Maggiore, che costò la vita a agenti dei servizi italiani e del Mossad. Il fatto che Lynch stesse festeggiando con altri tycoon suoi pari la fine di un’odissea giudiziaria, accusato di aver intascato miliardi in una cessione d’azienda.

I collegamenti tra il Bayesian e il caso sul Lago Maggiore si alimentano tra le tesi complottiste sui social, con titoli come “Quello strano naufragio della Bayesan a Palermo: la fotocopia del vertice di spie sul lago Maggiore?”. O ancora, su YouTube: “Altro che maltempo: intrigo internazionale dietro il naufragio di Palermo”. In attesa di capire cosa emergerà dall’inchiesta della Procura di Termini Imerese, di certo il contesto in cui operavano i protagonisti del naufragio del Bayesian alimenta la suggestione che attorno a questa storia ci potrebbe essere il mistero. Il condizionale è d’obbligo. In ogni caso, delle due l’una: o i miliardari inglesi che gravitavano attorno a Mike Lynch sono stati particolarmente sfortunati (compreso lui) o i pm dovranno capire non solo come il veliero è affondato, ma anche se è stata una casualità.

Il Bayesian

Una perizia sul naufragio del Lago Maggiore, chiesta dal pubblico ministero di Busto Arsizio Massimo De Filippo e redatta da Carlo Ceccarelli rafforza invece il capo di imputazione a carico dell’armatore e individua i motivi del disastro. Per i consulenti quel giorno sottovalutò l’allerta meteo che indicava l’arrivo di una forte ondata di maltempo. E ancora, le modifiche ‘artigianali’ che il comandante ha apportato alla barca senza mai registrarle e, si ipotizza, senza mai valutarne l’impatto sulla stabilità dell’imbarcazione. Altra questione è il sovrannumero di passeggeri presenti sul ‘Gooduria’: in tutto 23 persone tra ospiti ed equipaggio contro la capienza massima prevista di 15. Anche gli 8 in più, per il perito, avrebbero contribuito a destabilizzare l’imbarcazione. Imbarcazione che, al momento del naufragio, non era assicurata. 

Lo yacht Bayesian, naufragato il 19 agosto 2024 al largo di Porticello, era invece un’imbarcazione a vela di lusso costruita da Perini Navi insignita di premi e contraddistinta da alcune particolari caratteristiche. In particolare, aveva l’albero in alluminio più alto al mondo, con ben 75 metri.Tra il 2016 e il 2020 lo yacht aveva subito alcuni lavori di manutenzione e modifica: i primi si sono svolti a Mallorca, in Spagna, nel cantiere Astilleros de Mallorca. Purtroppo, non sono ancora chiari i lavori che sono stati effettuati durante queste manutenzioni e anche su questi dettagli si concentreranno le indagini per accertare la causa del naufragio. Il mistero resta.

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