Tragedie su tragedie e l'esodo di massa che sembra non avere fine. Stavolta un'esplosione di un barcone ha causato vittime e feriti. Mentre da Roma non si hanno novità per una migliore gestione dei migranti.
Crotone – Tre morti, un disperso e sette feriti. Poteva essere ben più grave il bilancio della tragedia avvenuta ieri al largo delle coste crotonesi con l’imbarcazione che trasportava 21 migranti, compresi bambini, esplosa durante il tragitto verso il porto. La barca è stata intercettata al largo da una motovedetta della Guardia di Finanza che ha iniziato a scortarla verso l’ormeggio, ma all’improvviso c’è stata un’esplosione causata probabilmente dalla dispersione di carburante forse per un guasto alle condutture.
A perdere la vita sono stati una donna e due uomini, mentre sono 5 i feriti tra i migranti e 2 tra i finanzieri che dopo la deflagrazione hanno cercato di mettere in salvo i naufraghi. Uno di loro ha riportato una frattura ed una gamba e l’altro una micro frattura. Si tratta dell’ennesima tragedia che accade in mare, senza dimenticare quella che si sarebbe potuta registrare nella notte tra sabato e domenica a largo di Lampedusa con un barcone, dove all’interno erano ammassati oltre 400 migranti, che stava per capovolgersi. Quanti morti dovremo contare ancora prima che qualcuno prenda sul serio la questione migranti?
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