La Procura di Cosenza ha emesso 24 misure cautelari tra funzionari, dipendenti e imprenditori nel comune di Rende.
Cosenza – Militari del Comando Provinciale e della Compagnia di Rende dei Carabinieri e del Gruppo della Guardia di Finanza hanno eseguito tre misure cautelari di arresti domiciliari, una misura cautelare di divieto di dimora nel comune di Rende, otto misure cautelari interdittive della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e servizio, dodici misure cautelari interdittive di esercitare attività professionale ed imprenditoriale, adottate dal Gip di Cosenza su richiesta della locale Procura, nei confronti di soggetti che ricoprono cariche istituzionali e funzionari e/o dipendenti del comune di Rende, imprenditori, professionisti.
Con lo stesso provvedimento il Gip, sempre su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro di sei società, di manufatti e somme di denaro, depositate in conti correnti bancari. Agli indagati, nel provvedimento cautelare, vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio, rivelazione di segreto di ufficio, falso in atto pubblico, turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, peculato, abuso in atto d’ufficio.
L’attività investigativa portata avanti dai Carabinieri della Compagnia di Rende e dai finanzieri del Gruppo di Cosenza della Guardia di Finanza in un arco temporale ampio, ha avuto inizio dai primi accertamenti, relativi ai lavori di “Sistemazione piano viabile e messa in sicurezza Contrada Cutura, località Piano Monello (via Piemonte) e zone varie del comune di Rende, pulizia fiume Surdo per verifica perdite rete fognante”, per poi estendersi progressivamente, alla luce delle acquisizioni probatorie, ad ulteriori vicende ritenute meritevoli di approfondimenti
Il procedimento penale riguarda settantadue indagati e otto società, iscritte ai sensi della l.231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Misura interdittiva anche per il vicesindaco Annamaria Artese e per il dirigente dell’ufficio Lavori pubblici Francesco Minutolo. Interdetta per sei mesi anche la dirigente Roberta Vercillo. Arresti domiciliari sarebbero stati disposti per l’imprenditore Massimino Aceto e per il funzionario del comune di San Vincenzo La Costa, Giovanni Motta. Gli imprenditori Massimo e Michele Mirabelli e Alessandro Sturino, invece, sarebbero stati interdetti dall’esercizio imprenditoriale per un anno.
Misure interdittive nei confronti degli imprenditori e tecnici Emilio e Gianluca Bruni (9 mesi); Pietro De Rose e Pietro Salituro (9 mesi); Francesco Garritano(12 mesi); Roberto Beltrano (9 mesi) Luigi Rovella (9 mesi); Giuseppe Rende(9 mesi); Aurelio Perugini (6 mesi); Andrea Sorrentino (6 mesi); Danilo Luca Borrelli (12 mesi); Franco Borrelli (12 mesi) e Bruno Marucci (12 mesi).