Da piazza Vittorio ai Fori Imperiali, in piazza anche Rifondazione, Anpi e parte del Pd: “Meloni e Crosetto toglietevi l’elmetto”. Conte: “No forte e chiaro allo sperpero di 800 miliardi per riarmare l’Europa”.
Roma – È partito da piazza Vittorio Emanuele, nel cuore della capitale, il corteo promosso dal Movimento 5 Stelle contro il riarmo dell’Europa. Fin dalle prime ore del pomeriggio, la piazza si è popolata di manifestanti armati solo di bandiere: quelle del M5S, di Rifondazione Comunista, dell’ANPI e tante altre arcobaleno con la scritta “PACE”, oltre a simboli della Palestina e tricolori italiani.
Corteo in marcia
Il corteo, che si è mosso verso via dei Fori Imperiali dove è stato allestito il palco per gli interventi finali, è stato animato da slogan e cori diretti contro la premier Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il leader di Azione Carlo Calenda. Tra i più scanditi, “Meloni-Calenda, una stessa agenda” e “Meloni e Crosetto toglietevi l’elmetto”, soprattutto tra i gruppi di manifestanti più giovani.
Alla manifestazione ha preso parte anche una delegazione del Partito Democratico, con numerosi esponenti di spicco come Francesco Boccia, Susanna Camusso, Marco Furfaro, Antonio Misiani, Paolo Giani e Sandro Ruotolo. Una presenza che testimonia un fronte comune contro quello che viene definito “uno spreco immenso” di risorse.
Conte: “Riarmo una follia”
Dal palco, l’ex premier e attuale leader del M5S Giuseppe Conte ha criticato duramente la decisione dell’esecutivo: “Oggi arriva un no forte e chiaro allo sperpero di 800 miliardi per riarmare l’Europa, una follia. Giorgia Meloni ha dato il via libera a un piano senza avere alcun mandato popolare. È un altro fallimento del suo governo, che resterà nella storia”.
La manifestazione ha confermato l’intenzione di una parte consistente della politica e della società civile di chiedere un’inversione di rotta sulle politiche militari, puntando piuttosto su investimenti per la pace e la giustizia sociale.