Controlli sul lavoro a Piacenza: sospese tre attività, 4 denunce e sanzioni per oltre 39mila euro

Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro in campo, riscontrate numerose irregolarità.

Piacenza – Nei giorni scorsi, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Piacenza ha condotto una serie di controlli mirati in quattro diverse aziende del territorio, accertando gravi irregolarità in materia di lavoro e sicurezza. Il bilancio è pesante: tre attività sospese, quattro persone denunciate all’autorità giudiziaria e oltre 39.000 euro tra sanzioni e ammende.

Il caso più grave è emerso a Caorso, dove i militari hanno ispezionato una ditta operante nella vendita di prodotti antincendio e antinfortunistici. La titolare, una donna di 57 anni, è stata denunciata per numerose violazioni: assenza della nomina del medico competente, mancanza di formazione e visite mediche per i dipendenti, estintori nascosti e inaccessibili, e un tirocinio formativo che in realtà mascherava un rapporto di lavoro subordinato. Particolarmente preoccupante la scoperta di due lavoratori completamente “in nero” su due presenti. A ciò si aggiunge la corresponsione delle retribuzioni in contanti, in violazione delle normative vigenti. L’attività è stata immediatamente sospesa e sono state comminate ammende e sanzioni per circa 21.500 euro.

Un secondo intervento è avvenuto a Pontenure, dove i carabinieri hanno sospeso l’attività di un ristorante per l’impiego irregolare di quattro lavoratori occasionali, assunti senza la prevista comunicazione preventiva. La titolare, una donna di 50 anni, è stata sanzionata per circa 6.000 euro.

Infine, a Piacenza, i controlli hanno riguardato due aziende del settore logistico. In una di queste, con sede legale in provincia di Milano ma base operativa in città, sono state riscontrate carenze nella segnaletica aziendale, deteriorata e non conforme: il procuratore, 54 anni, è stato denunciato. Nell’altra, con sede legale a Vicenza, la presidente del consiglio di amministrazione di 37 anni è stata denunciata per omessa redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), uscite di sicurezza ostruite e estintori non accessibili. Anche in questi casi è stata disposta la sospensione dell’attività, con ammende pari a 10.000 euro e sanzioni amministrative per 2.500 euro.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa