Durante il Conclave, l’alimentazione dei cardinali segue regole rigide: vietati cibi sospetti, concessi dolci solo la domenica (se l’assemblea si dovesse protrarre).
Pochi lo sanno, ma anche l’alimentazione dei cardinali durante il Conclave – il periodo di clausura in cui si elegge il nuovo Papa – è regolata da norme ferree. Non si tratta solo di sobrietà spirituale: il menù e la dieta dei cardinali sono pensati per preservare concentrazione e salute, evitare distrazioni e soprattutto garantire la sicurezza dell’intero processo.
I pasti vengono serviti presso la Domus Sanctae Marthae, la residenza vaticana dove alloggiano i cardinali elettori, e sono preparati con cura dalle suore Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli. La cucina è ispirata alla tradizione italiana, ma con grande semplicità.
Menù sobrio ma nutriente
La giornata si apre con una colazione leggera: tè o caffè, pane e marmellata. Il pranzo, il pasto principale, prevede un primo piatto semplice come pasta o riso, seguito da carne bianca o pesce al forno, con contorni di verdure grigliate o insalata e frutta fresca. La cena è frugale, simile alla colazione, così da favorire un sonno riposante.
L’acqua è ovviamente sempre disponibile, mentre il vino viene servito con moderazione e solo su richiesta. Ogni eccesso è bandito, in linea con il rigore del momento.
Cibi vietati e motivazioni sorprendenti
Ma ci sono anche divieti curiosi. Alcuni cibi sono proibiti per ragioni storiche e pratiche. I ravioli, ad esempio, sono vietati perché in passato avrebbero potuto nascondere messaggi segreti. Stesso discorso per il pollo intero, considerato potenzialmente sospetto.
Gli asparagi non sono ammessi perché modificano l’odore dell’urina, circostanza poco gradita in un ambiente dove i bagni sono condivisi. Naturalmente, sono vietati anche i superalcolici e le preparazioni elaborate che potrebbero distrarre o appesantire i commensali.
L’eccezione della domenica
Se il Conclave si protrae fino alla domenica, la tradizione vaticana prevede una piccola concessione dolciaria: ai cardinali viene offerto un dolce da forno e un bicchiere di vino. È un momento di ristoro e convivialità in un clima di grande tensione e spiritualità.
Non mancano infine le leggende, come quella secondo cui, in passato, alcuni cardinali avrebbero tentato di introdurre di nascosto superalcolici, come il cognac, infrangendo le regole pur di concedersi un momento di evasione.