I carabinieri hanno scoperto la piantagione e un capannone a Rosalì durante i controlli sugli allacci abusivi alla rete elettrica.
Reggio Calabria – Un’importante operazione condotta dai carabinieri della stazione di Catona, in collaborazione con il gruppo carabinieri forestali di Reggio Calabria, ha portato al sequestro di una piantagione di 1800 piante di marijuana e all’arresto di due persone. L’intervento è scattato nella frazione Rosalì di Reggio Calabria, durante un controllo sugli allacci abusivi alla rete elettrica. I militari hanno scoperto un capannone agricolo alimentato illegalmente e, al suo interno, una vasta coltivazione di marijuana, dotata di un sofisticato sistema di illuminazione e ventilazione.
I proprietari hanno sostenuto che si trattasse di cannabis light, ma gli accertamenti hanno dimostrato il contrario. Dopo la scoperta, i carabinieri forestali hanno effettuato campionature della sostanza, analizzate nei laboratori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. I risultati hanno rilevato un contenuto di THC superiore ai limiti di legge, confermando la natura stupefacente della sostanza. I militari hanno quindi proceduto al sequestro dell’intera piantagione, che comprendeva: 1800 piante di marijuana in diverse fasi di crescita, Una grow room attrezzata con lampade, ventilatori e tappeti termici, 170 kg di marijuana essiccata, già pronta per la vendita
I due proprietari sono stati arrestati per furto di energia elettrica e deferiti per coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Questa operazione conferma l’importanza del monitoraggio delle coltivazioni di cannabis, spesso utilizzate come copertura per attività illecite. Il traffico di droga rappresenta una delle principali sfide per il territorio nazionale, richiedendo un impegno costante delle forze dell’ordine.
Fondamentale per il successo dell’operazione è stata la collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che dal 2022 lavora al controllo della filiera della cannabis legale.