Codice della strada: mancano i decreti attuativi, è caos sui monopattini

A Milano, Firenze e Napoli dal 14 sono fioccate le prime sanzioni per mancanza del casco obbligatorio, a eccezione della Capitale.

Roma – Come previsto dal nuovo Codice della strada, dal 14 dicembre chi guida i monopattini elettrici deve indossare il casco, pena una multa da 50 euro. Ebbene, nel primo weekend di entrata in vigore della riforma, i Comuni hanno applicato con modalità differenti le nuove regole, tra cui l’annunciata stretta sui monopattini elettrici. A Milano, Firenze e Napoli sono fioccate le prime sanzioni per mancanza del casco obbligatorio, mentre nella Capitale le forze dell’ordine attendono i decreti attuativi.

Tra le novità spiccano inoltre l’obbligo di targa e assicurazione ma anche su questo punto si attendono norme specifiche. Mentre per quanto riguarda il limite di velocità e il divieto di andare in due sullo stesso mezzo, le sanzioni possono essere comminate anche in assenza di decreto attuativo. Nel giorno di applicazione delle nuove regole della riforma, a Milano sono stati multati 15 conducenti di monopattino, di cui 13 per assenza di casco obbligatorio e 2 per trasporto passeggeri. Situazione analoga a Firenze e a Napoli dove il bilancio delle multe su mezzi è stata rispettivamente di 6 e 1. Fa eccezione Roma dove i guidatori sono stati momentaneamente “graziati” dalle forze dell’ordine che – su indicazione della amministrazione capitolina – hanno preferito evitare il rischio di incappare in contestazioni e ricorsi.

Il governo ha tempo 12 mesi per varare il decreto del ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il ministro dell’Economia e delle finanze che definisce le modalità di contrassegno del mezzo. Molti cittadini sono disorientati. Per l’Alleanza per la mobilità sostenibile, di cui fanno parte Consumerismo No Profit, gli operatori dello sharing riuniti in Assosharing, i produttori e distributori quali Platum e Attiva, e i rivenditori “con le norme introdotte dal nuovo Codice della Strada sul fronte dei monopattini assistiamo al caos più totale – dicono – e i centralini e i servizi di assistenza delle società di sharing sono intasati dalle richieste di chiarimenti da parte di clienti utilizzatori abituali di monopattini, i quali non sanno se possono circolare anche in assenza di casco, e se i mezzi a noleggio siano in regola con le nuove norme entrate in vigore ieri che prevedono targa e assicurazione obbligatoria”, si spiega.

“Chi ha acquistato abbonamenti per servizi di sharing potrebbe attivarsi per chiedere rimborsi sia ai Comuni, sia agli stessi operatori della mobilità”, rileva il portavoce dell’Alleanza, che riunisce sigle quali Consumerismo No Profit, gli operatori di Assosharing, i produttori e distributori Platum e Attiva. Oltre al danno economico di fronte all’incertezza normativa, gli operatori mettono in guardia dal rischio di un’impennata sull’uso dell’auto privata rispetto ai monopattini con effetti negativi sui livelli di smog nelle principali città”.

Oltre ai monopattini, altre regole previste dal nuovo Codice di Strada fanno discutere, come la stretta per chi fa uso di stupefacenti. Chi viene trovato alla guida drogato non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni. Intanto il ministero dei Trasporti, in una nota, fa sapere che “è al vaglio una circolare che chiarisce la questione relativa ai pazienti che assumono farmaci, anche con derivati dei cannabinoidi. Non vi è nessun divieto assoluto di guida per tali pazienti”, si chiarisce. C’è piuttosto una “necessaria ponderazione caso per caso, in base allo stato di salute del singolo e alle terapie somministrate, come già avviene oggi”.

La “differenza sostanziale rispetto al passato – si chiarisce ancora – è che ora le Forze dell’Ordine avranno strumenti di controllo indipendenti dallo stato di alterazione. A chi fa terrorismo mediatico e inutili polemiche, va ricordato che dopo i 3.039 morti per incidenti nel 2023 è necessario invertire la tendenza con regole chiare e certe. Consumare stupefacenti per sballarsi e mettersi alla guida non è un diritto”.

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