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Chiara Petrolini resta ai domiciliari, la Cassazione: “Contesto non più ripetibile”

Annullata l’ordinanza del Riesame e confermata la misura meno afflittiva per la giovane accusata dell’uccisione e dell’occultamento dei cadaveri dei figli appena nati.

Roma – Chiara Petrolini resta agli arresti domiciliari. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che lo scorso 25 febbraio ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame, accogliendo la richiesta della difesa dopo che era stata disposta per l’indagata la custodia cautelare in carcere su appello della Procura.

Al centro del caso, l’accusa gravissima: la giovane donna è sospettata di aver ucciso e occultato i cadaveri dei figli partoriti. Ma la Cassazione, pur riconoscendole una “elevatissima capacità mistificatoria ed una non comune determinazione criminale”, ha deciso di mantenere la misura più lieve, motivando la decisione con il fatto che i fatti di interesse processuale si sono svolti in presenza di condizioni non più presenti né ripetibili.

Le motivazioni della Cassazione

Nelle 14 pagine di motivazioni depositate, la Prima sezione penale della Cassazione sottolinea come Chiara Petrolini sia riuscita a commettere i presunti reati grazie a una “ricca ed articolata vita di relazione ed affettiva”, costruita nel tempo e rimasta nascosta al contesto sociale. Proprio tale rete di relazioni, sostengono i giudici, “in regime di arresti domiciliari le sarebbe giocoforza inibita”.

Una valutazione che porta a escludere la reiterazione del reato nelle attuali condizioni. Di conseguenza, la Suprema Corte ha rinviato la decisione al Tribunale del Riesame per un nuovo esame della misura, ma ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza che disponeva il carcere, lasciando la giovane donna ai domiciliari.

Chiara Petrolini resta ai domiciliari

Il caso Petrolini ha suscitato un forte impatto mediatico per la gravità delle accuse e per il mistero che ha circondato la vicenda, con l’occultamento dei cadaveri dei neonati che ha reso particolarmente delicata la fase investigativa. La Procura aveva richiesto il carcere, ritenendolo l’unica misura adeguata, ma la Cassazione ha ritenuto non più attuale il contesto in cui si sarebbero svolti i fatti e ha deciso che Chiara Petrolini resta ai domiciliari.

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