La Squadra Mobile etnea, dopo un’indagine accurata e tutta una serie di accertamenti, riusciva ad identificare ed arrestare i presunti responsabili della spedizione punitiva e gli autori degli spari con pistole in luogo pubblico.
Catania – Arrestate 5 persone per rissa e lesioni personali, aggravate dall’uso di armi, detenzione e porto in luogo pubblico di più armi comuni da sparo nonché di maltrattamenti in famiglia e danneggiamento.
In particolare la notte del 21 aprile 2022, nei pressi di un locale notturno del centro storico, è avvenuto uno scontro fisico tra due gruppi di persone poi finito con il ferimento da colpi di armi da fuoco di due partecipanti alla rissa di cui uno minorenne.
Le indagini della locale Squadra Mobile hanno permesso, attraverso la visione di immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza, di ricostruire subito una parte dell’accaduto, anche grazie ai rilievi della Polizia scientifica che dall’analisi dei bossoli trovati sul luogo del reato, ha consentito di stabilire l’uso di due pistole, una di calibro 7,65 e l’altra di calibro 40.
Successivamente i poliziotti, anche in base alle testimonianze raccolte, riuscivano ad avere un quadro completo della violenta aggressione scaturita da precedenti dissapori tra alcuni giovani, vicini al clan Mazzei, che avrebbero impedito, pochi giorni prima, ad un noto cantante neo-melodico catanese di esibirsi in un locale insieme ad un trapper. Questo episodio causava la volontà di rivalsa della parte offesa che organizzava la spedizione punitiva con un gruppo di giovani vicini al clan dei Cappello-Bonaccorsi.
L’attività investigativa oltre a ricostruire i fatti e a consentire l’identificazione e l’arresto degli autori della rissa, ovvero Sebastiano Miano, 28 anni; Giuseppe Santo Patanè, 26 anni; Salvatore Danilo Napoli, 20 anni; Gabriele Gagliano, 19 anni e Gaetano Salici, 19 anni, permetteva di scoprire anche un’altra vicenda riguardante i maltrattamenti in famiglia da parte di uno degli arrestati il quale aveva esploso anche alcuni colpi di arma da fuoco contro l’auto di un familiare.