Caso Garlasco, ricusato il genetista Emiliano Giardina: “A rischio l’imparzialità”

Il gip di Pavia accoglie la richiesta dei legali di Alberto Stasi. Nominati due nuovi periti: incarico affidato il 16 maggio

Pavia – Svolta nella nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, la 26enne trovata morta nella villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. Il giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli ha accolto l’istanza di ricusazione del genetista Emiliano Giardina, presentata dalla difesa di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima e condannato in via definitiva a 16 anni di carcere.

Giardina, noto genetista forense già coinvolto in casi mediatici come quello di Yara Gambirasio, era stato inizialmente indicato come superperito per eseguire nuove analisi genetiche e biologiche nell’ambito dell’indagine che oggi vede indagato Andrea Sempio, amico di Chiara, in concorso con altri.

La decisione di escludere il perito nasce da una intervista rilasciata da Giardina alla trasmissione “Le Iene” il 5 aprile 2017, nella quale avrebbe espresso considerazioni riconducibili all’oggetto dell’incarico. Il gip Garlaschelli ha sottolineato che, pur riconoscendone la competenza scientifica e l’autorevolezza, tale intervista «potrebbe compromettere l’apparenza di imparzialità del perito». “In un procedimento tanto delicato e mediatizzato — scrive il gip — l’imparzialità effettiva e percepita del perito è elemento essenziale.”

Per questo, la giudice ha nominato un nuovo collegio peritale composto da Denise Albani, esperta genetista, e Domenico Marchigiani, sovrintendente tecnico esperto in dattiloscopia. L’incarico ufficiale verrà conferito in aula il prossimo 16 maggio.

Intanto, l’inchiesta continua a riaccendere l’interesse mediatico e giudiziario intorno a un caso che, nonostante la condanna definitiva di Stasi, non smette di sollevare dubbi e ipotesi alternative. Il nome di Andrea Sempio era già emerso in precedenza, ma le nuove analisi — al centro della perizia — potrebbero rappresentare un punto di svolta per chiarire eventuali responsabilità ancora ignote.

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