carola rackete

Carola Rackete si dimette dal Parlamento europeo

L’ex capitano della Sea Watch lascia il seggio per dare forma al “mandato collettivo”.

Bruxelles – Carola Rackete, l’ex capitano della Sea Watch divenuta simbolo della lotta per i diritti dei migranti, ha annunciato le sue dimissioni dal Parlamento europeo. L’annuncio è arrivato attraverso una nota del gruppo The Left, che ha voluto porgere “un sentito saluto all’eurodeputata di sinistra Carola Rackete, che annuncia le sue dimissioni”.

La decisione dell’attivista tedesca, nota per il celebre scontro con Matteo Salvini e la conseguente battaglia giudiziaria, affonda le radici in una visione particolare del mandato politico.

Matteo Salvini

“Come persona attiva nei movimenti sociali”, ha spiegato Rackete, “io e il mio team abbiamo discusso fin dall’inizio di come dare forma collettivamente al mandato e questo spirito collettivo si sta ora concretizzando attraverso le mie dimissioni”.

Un percorso di lotta per clima e migrazioni

L’eurodeputata ha voluto ringraziare “tutti gli elettori e in particolare tutti i membri del partito che hanno riposto in me la loro fiducia”. Le sue dimissioni chiudono un capitolo importante della presenza della sinistra radicale europea nelle istituzioni comunitarie ma aprono nuove prospettive per la continuazione delle battaglie che l’hanno caratterizzata.

Il gruppo The Left ha tracciato un ritratto dell’attivista che ne evidenzia l’impegno costante su più fronti: “Ecologa, attivista per il clima e capitano di una nave, Carola è una figura molto ammirata dalla sinistra, una persona convinta che ha sempre dato il buon esempio”. La sua esperienza diretta in mare con la Sea Watch aveva rappresentato il punto di partenza per un impegno politico più ampio.

Sea Watch

Eletta al Parlamento europeo per il partito tedesco Die Linke, Rackete aveva scelto di concentrare la sua azione sulle questioni che riteneva “intrinsecamente interconnesse: cambiamento climatico, giustizia globale e impatto negativo delle politiche migratorie dell’Unione Europea. Il suo lavoro nelle commissioni Envi, Econ e Agri aveva permesso di portare all’attenzione delle istituzioni europee la causa dell’azione per il clima, schierandosi costantemente a favore delle persone più colpite dagli impatti dell’inazione climatica.

L’eredità di “un’eroina” europea

Martin Schirdewan, co-presidente di The Left e rappresentante di Die Linke Germania, ha voluto sottolineare il significato simbolico della figura di Rackete: “Carola è un’eroina per tantissime persone in tutta Europa e noi di The Left condividiamo profondamente questo sentimento”.

La testimonianza diretta di Rackete sulle politiche migratorie europee ha assunto un peso particolare nel dibattito politico continentale. “Come capitano della Sea Watch, ha visto in prima persona come le politiche migratorie europee comportino ogni anno la morte inutile di migliaia di persone in mare”, ha ricordato Schirdewan, spiegando come questa esperienza diretta abbia motivato la decisione di impegnarsi politicamente insieme a Die Linke.

Il co-presidente di The Left ha voluto esprimere l’orgoglio del gruppo per il lavoro svolto insieme all’eurodeputata: “Siamo orgogliosi del lavoro svolto insieme a Carola qui al Parlamento. Qui a The Left, l’eredità che lascia continuerà mentre noi proseguiamo la sua lotta per l’azione per il clima, i diritti dei lavoratori e la revisione delle orribili politiche migratorie dell’Ue”.

Le dimissioni di Carola Rackete non rappresentano una battuta d’arresto per le battaglie che l’hanno caratterizzata. The Left ha chiarito che non vede l’ora di lavorare con il successore di Die Linke per continuare la lotta per i diritti dei lavoratori, l’azione per il clima e l’antifascismo al Parlamento europeo.

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