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Caro-voli: le più salate sono le tratte verso le isole

Adesso cambieranno molte cose con la rimozione dell’algoritmo truffaldino. Occorrerà prevedere anche un calmiere per i viaggiatori affetti da patologie anche gravi che si spostano per motivi sanitari. Intanto è un primo passo verso la stabilizzazione delle tariffe e per l’eliminazione di grosse speculazioni che si sono ripetute per anni.

Roma – Dietro alla definizione delle tariffe aeree, lo avevamo già detto da queste colonne, si nasconde un truffaldino algoritmo di intelligenza artificiale che dapprima traccia il profilo dell’utente rilevandone l’esatta localizzazione geografica e il dispositivo utilizzato e poi, in modo del tutto automatizzato, propone il prezzo, via via sempre più elevato, in base all’interesse e alle ricerche online dell’ignaro viaggiatore.

Ma le associazioni a tutela dei consumatori non ci stanno. Questo genere di pratica, infatti, ha sollevato in tutta Italia numerose e accese proteste. Lo stop è arrivato dal Governo con il decreto Omnibus, che limita la funzione dell’algoritmo nel momento in cui questa viene impiegata sulle rotte nazionali di collegamento con le isole, quando la domanda raggiunge un picco particolarmente elevato e ogni volta che il prezzo del biglietto è superiore fino al 200% della tariffa media.

Ma non è tutto. Il decreto vieterà la determinazione delle tariffe dei voli sulla base delle profilazioni web degli acquirenti e del dispositivo usato. Addirittura, negli ultimi giorni, l’automatizzazione dell’algoritmo ha fatto lievitare il costo della tratta Roma-Cagliari a 980 euro e quello di Roma-Catania a mille euro.

Le tratte aeree verso Sicilia e Sardegna sono quelle che hanno registrato gli aumenti più salati

Nel dettaglio, il provvedimento del Governo mira a ridimensionare proprio le tariffe per le isole, dove vi sono voli in concessione in quanto si tratta di territori non in grado di garantire alternative a livello di infrastrutture aeroportuali.

Sul tema, l’associazione Assoutenti ha fatto una puntuale analisi, ponendo a confronto i costi dei voli aerei verso il Sud Italia e le Isole nell’ultimo mese. Ebbene, il 6 luglio scorso la tratta Brindisi-Cagliari costava 286 euro, mentre il 5 agosto 357 euro (+24,8%).

È andata peggio alla tratta Napoli-Alghero che, negli ultimi 30 giorni, ha visto un aumento del 93,5%, passando da 247 euro a 478. Mentre Pisa-Alghero è passata da 186 a 296 euro (+59,1%). Il quadro migliora se l’aeroporto di partenza è in una città del Nord, come Venezia o Torino: il volo per la tratta Venezia-Olbia, infatti, un mese fa costava 330 euro, mentre al 5 agosto era fermo a 338 euro.

Per una famiglia di 4 persone, alla data di oggi, è proibitivo raggiungere l’amata Sardegna e le sue bellezze. Sempre Assoutenti, paragonando i prezzi del 3 luglio e del 5 agosto relativi alla tratta Milano-Cagliari, ha rilevato che il costo complessivo è passato da 729 euro a 760 euro (+4,2%), mentre sulla Milano-Palermo l’aumento è stato del +16,6%. Infine, Roma-Cagliari ha raggiunto addirittura il +71,9%.

Prezzi esorbitanti, per il viaggiatore solitario come per la coppia e, infine, per chi decide di volare insieme a figli e parenti. Per non parlare dei malati che dovrebbero usufruire di tariffe corporate.

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