Un provvedimento per potenziare gli interventi destinati all’accoglienza nelle case famiglia dei nuclei con bambini al seguito.
Roma – Al fine di dare continuità e di potenziare gli interventi destinati all’accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito in case-famiglia protette e in case-alloggio per l’accoglienza residenziale dei nuclei mamma-bambino, i cui finanziamenti erano stati autorizzati dalla legge di bilancio 2021 fino all’anno 2023, il Ministro della giustizia ha firmato un decreto che assegna al DAP l’importo di un milione di euro per il corrente anno, mentre è già allo studio un intervento normativo da inserire nella prossima legge di bilancio finalizzato a stanziare le risorse necessarie per assicurare stabilmente i suddetti interventi. È quanto si legge in una nota.
Un provvedimento che arriva mentre è in corso la polemica sulla scelta di chiudere l’Icam di Lauro, l’unico Istituto a custodia attenuata per madri detenute del Mezzogiorno aperto nel 2016, tra l’altro, con un grosso finanziamento di circa un milione di euro. Era stato realizzato per ristrutturare quello che in precedenza era l’Icatt (Istituto a custodia attenuta per il trattamento delle tossicodipendenze). “Una chiusura che appare assolutamente dannosa”, aveva tuonato Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Campania, dopo la riunione con la provveditrice dell’Amministrazione penitenziaria campana, Lucia Castellano. Riunione in cui aveva sollevato alcune criticità delle carceri regionali, e soprattutto perplessità sulla chiusura dell’Icam di Lauro.
In una nota Filippo Blengino, segretario dei Radicali Italiani, e Bruno Gambardella, presidente comitato Radicali Italiani, era intervenuto critico sulla questione: “La chiusura dell’Icam di Lauro, l’unico istituto a custodia attenuata per madri detenute del Mezzogiorno, è una follia. Serve un intervento immediato delle istituzioni: non è accettabile costringere madri che stanno già vivendo una situazione di disagio – dicono i Radicali – ad affrontare lunghi trasferimenti in altri istituti penitenziari. Queste scelte assurde arrivano dopo il Ddl Sicurezza, che concede ai giudici la possibilità di portare in carcere sempre più bambini, eliminando l’obbligo di misure alternative per le madri con figli minori di un anno. La situazione delle nostre carceri è agghiacciante e questa è solo l’ultima decisione senza senso di un sistema ormai al collasso. Ci auguriamo un intervento rapido da parte della politica e della magistratura“.