Caos Bari, l’affondo di Renzi: “Puglia volterà pagina solo se manderà a casa Emiliano”

Il leader di Iv punta il dito contro il governatore e difende il Pd, mentre il responsabile dei dem al Sud invoca una riforma del partito.

Bari – Terremoti politici e terremoti giudiziari, la Puglia e il capoluogo guidato da Antonio Decaro non trovano pace. Ma Matteo Renzi ha un’idea per risolvere la questione: mandare a casa il governatore Michele Emiliano. L’affondo arriva tra le pagine della sua Enews: “La Puglia è in crisi. Ma voglio essere chiaro: volterà pagina solo se manderà a casa Emiliano, che è il responsabile politico del disastro che stiamo vedendo”.

Il leader di Italia Viva tiene a precisare: “Il Partito Democratico è un partito cui va il nostro rispetto e anche il mio personale affetto, per tante ragioni. Ma vederlo così schiacciato su Conte, vederlo così subalterno al Movimento Cinque Stelle – incalza Renzi – fa male al cuore. Mai come in questo momento è impressionante il livello di sudditanza psicologica che il Pd mostra nei confronti dei grillini. Non solo sui temi del giustizialismo o dell’economia”.

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Elly Schlein e Giuseppe Conte

Ma ce n’è per tutti: il governo, accusa il leader di Iv, “continua a traccheggiare sull’economia. Vi domando: ma c’è una sola riforma che in questi mesi il governo Meloni ha fatto? Solo foto, chiacchiere e distintivi. Ne parleremo martedì in Aula a proposito del DEF. Ma è veramente incredibile come l’immobilismo più totale e mediocre caratterizzi questo esecutivo”. E annuncia che domani sarà in Basilicata per portare il suo sostegno a Mario Polese e Luca Braia e tutti i candidati di Italia Viva che corrono sotto la sigla di “Orgoglio Lucano” alle elezioni regionali di domenica e lunedì prossimo.

Ma per tornare al caos che regna in Puglia,  il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, fa sapere che i dem stanno “intervenendo con forza nei confronti di episodi e pratiche incompatibili con la linea di rinnovamento emersa in questi mesi“. E invoca una “riforma del partito. Il Pd è l’unico – sottolinea – che ha deciso di intervenire rispetto alla selezione delle classi dirigenti: diciamo basta all’idea per cui le persone vengono selezionate in base al numero di preferenze che portano al politico di turno”.

Marco Sarracino

E conclude, “la selezione va fatta sulla qualità delle battaglie politiche fatte nella società. Va invertita la tendenza rispetto ai meccanismi di costruzione del consenso, anche quando non sono illegali, ma sono moralmente scorretti. Dopo le europee lanciamo una conferenza organizzativa”. Ieri intanto si è svolta la direzione del Pd in Puglia: 4 ore di discussione dopo le tre inchieste e gli arresti che hanno scatenato una bufera politica, provocando le dimissioni di un assessore del Pd e l’uscita dalla Giunta Emiliano del M5s.

La direzione, aperta da una relazione del segretario Domenico De Santis, si è conclusa con il mandato dato allo stesso De Santis di partecipare al vertice di maggioranza in Regione e chiedere al presidente Michele Emiliano un “cambio di passo” e un cambiamento sostanziale nel governo regionale, così come d’altronde ha chiesto anche la segretaria nazionale Elly Schlein. Emiliano si prepara a un rimpasto in Giunta, si parla di quattro assessorati che potrebbero cambiare guida.

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