Camera: via libera definitivo a ddl ratifica accordo sul Tribunale dei brevetti

L’intesa individua la città di Milano quale sede permanente della divisione del TUB. Stabiliti oneri economici e distaccamento di personale.

Roma – Via libera definitivo, ed unanime, da parte dell’Aula della Camera, con 268 sì e nessun voto contrario, al disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo di sede tra la Repubblica italiana e il Tribunale unificato dei brevetti, fatto a Roma il 26 gennaio 2024. Il provvedimento era stato già approvato dal Senato.

L’accordo individua la città di Milano quale sede permanente della divisione del Tribunale unificato dei brevetti e riconosce la personalità giuridica del Tribunale medesimo. L’intesa stabilisce, poi, l’impegno dell’Italia a garantire il sostegno generale per l’accesso ai servizi di pubblica utilità per la piena operatività degli uffici, l’inviolabilità dei locali e degli archivi, la sicurezza, le comunicazioni e le immunità dai procedimenti legali e da provvedimenti di coercizione amministrativa e giudiziaria.

Quanto al disegno di legge, si autorizza il ministero della Giustizia a distaccare un contingente fino ad un massimo di sette unità di personale non dirigenziale per l’istituzione della sezione della divisione centrale del Tribunale, con oneri economici valutati in 845.000 euro relativamente al 2024, in 385.000 euro annui con riferimento a ciascuno degli anni dal 2025 al 2026, in 285.000 euro annui per il 2027 e il 2028, e in 170.000 euro annui a decorrere dal 2029.

A luglio si è tenuta a Milano la cerimonia ufficiale per l’inaugurazione della sede italiana della terza sezione della Corte Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti, che insieme a Parigi e a Monaco avrà giurisdizione sui contenziosi relativi ai brevetti con effetto unitario per quanto riguarda le azioni di nullità proposte in via principale e le azioni di accertamento negativo della contraffazione. La competenza di Milano riguarderà in particolare i brevetti relativi alle cosiddette necessità umane, esclusi i certificati complementari di protezione. Oltre alla sede della terza sezione centrale, Milano ospita anche una sede locale, che si occuperà invece di azioni di contraffazione, domande riconvenzionali di nullità e procedimenti cautelari.

L’inaugurazione a Milano del TUB

Il TUB è suddiviso in più sedi per garantire una copertura efficace su tutto il territorio dell’Unione Europea. La struttura comprende tre Divisioni Centrali situate a Parigi, Monaco di Baviera e, da giugno 2024, Milano. Queste sedi centrali gestiscono le cause principali e più complesse. Oltre alle Divisioni Centrali, ci sono diverse Divisioni Locali e Regionali distribuite nei vari Stati membri. Le Divisioni Locali si trovano in città come Vienna, Düsseldorf e anche già a Milano, tra le altre. Ogni Divisione Locale gestisce le controversie relative ai brevetti che coinvolgono principalmente imprese e individui del proprio Paese.

Quella dei brevetti è una “parte essenziale su cui si fonda il sistema sociale e produttivo dell’Italia, che nasce sempre da un’idea. Abbiamo percorso una sorta di trilogia delle idee italiane: design, marchi, brevetti”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nell’introdurre la mostra “L’Italia dei brevetti. Invenzioni e innovazioni di successo” presso il Mimit. “A questa mostra dei brevetti hanno risposto centinaia di aziende italiane. Ed è l’occasione anche per celebrare i 140 anni dalla nascita dell’Ufficio italiano brevetti e marchi”, prosegue Urso. “Non è un caso che il primo codice sulla proprietà intellettuale al mondo nasca nella Repubblica di Venezia, ed è ancora attuale. Tutto il sistema sociale e produttivo si basa sull’invenzione degli uomini, sulla proprietà intellettuale”.

Adolfo Urso

“Particolarmente incoraggiante è il fatto che stiano aumentando le domande di brevetti”, sottolinea il ministro, “con un incremento lo scorso anno del 4,1%”. E aumentano anche “le concessioni: su 10mila domande, sono state date 8mila concessioni, il che equivale a un aumento del 12″. “Crescono inoltre le domande per il riconoscimento del brevetto europeo”, rimarca Urso. Questo significa che “siamo sulla strada giusta e questo ci conforta nel lavoro fatto in questi anni”.

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