Due imprenditori del settore tessile e un consulente condannati: la Guardia di Finanza smaschera un sistema fraudolento diffuso a livello nazionale. Sequestri per 25 milioni di euro ancora pendenti.
Caltanissetta – I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione a due diversi provvedimenti di confisca emessi dal locale Tribunale a carico di tre soggetti individuati quali responsabili del reato di indebite compensazioni di imposte e contributi previdenziali mediante l’utilizzo di crediti fittizi.
I provvedimenti ablatori sono frutto di due sentenze di condanna emesse a carico di due imprenditori esercenti nel settore tessile e di un consulente, tutti operanti nel Nord Italia, per un ammontare complessivo di circa 300.000 euro.
Le determinazioni del Tribunale traggono origine dagli esiti di una complessa ed articolata attività di indagine di polizia giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica nissena, che ha visto coinvolti numerosi
imprenditori operanti su tutto il territorio nazionale, i quali hanno proceduto ad evadere il fisco e gli enti
previdenziali avvalendosi dell’intermediazione di un noto consulente della Provincia, ideatore e promotore di un collaudato sistema fraudolento basato sull’utilizzo di crediti inesistenti in compensazione di effettive esposizioni debitorie.
La pregressa attività, conclusasi nell’anno 2021, era sfociata con il deferimento all’A.G. di 67 responsabili ed il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per circa 25 milioni di euro, gran parte dei quali ancora pendenti nelle fasi processuali.
L’intervento della Guardia di Finanza di Caltanissetta testimonia l’incessante azione del Corpo orientata al
contrasto delle frodi fiscali in tutte le loro declinazioni, con particolare riferimento alle indebite compensazioni e all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, a tutela della pretesa erariale e della libera concorrenza sul mercato.