Sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti che potrebbero provocare un vero e proprio terremoto in certi ambienti bolognesi dove politici e imprenditori si divertono con le ragazzine. Da sempre.
Bologna – Benvenuti a “Villa Inferno”, così veniva chiamata la lussuosa residenza dell’imprenditore edile Davide Bacci tra Pianoro e Rastignano, in provincia di Bologna dove, dall’ottobre 2019 al febbraio 2020, si ritrovava la ”Bologna bene”, quella gaudente che beveva e pippava coca consumando orge tra adulti consenzienti. Fin qui nulla di troppo sconvolgente. Unica pecca: la presenza di almeno due minorenni che, stordite dalla droga elargita gratis, venivano pagate poche centinaia di euro per le loro prestazioni, giusto per ”andarsi a fare le unghie o comprarsi qualche accessorio”, nulla di più.
L’indagine sarebbe partita proprio dalla segnalazione, alla stazione dei carabinieri di Bologna, da parte della mamma di una diciassettenne che, insospettita dagli atteggiamenti e dalle notti passate fuori casa dalla figlia, aveva trovato un video hard sul cellulare della ragazzina che confermava cosi i suoi sospetti. La ragazza sarebbe stata adescata, durante una partita di basket, probabilmente da Luca Cavazza, 27 anni, agente immobiliare, tifoso della Virtus basket, candidato non eletto alle regionali in Emilia Romagna con la Lega alla quale pare non sia più iscritto.
L’uomo ora si trova agli arresti domiciliari assieme a Fabrizio Cresi, altro imprenditore, mentre per Davide Bacci è scattata la custodia cautelare in carcere. Risultano coinvolti anche diversi professionisti e politici. Un brutto giro smantellato dall’indagine della Procura di Bologna, coordinata dal sostituto procuratore Stefano Dambruoso e condotta dai carabinieri di Bologna Centro che hanno notificato misure cautelari a vario titolo per otto persone con l’accusa di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti.
Una testimonianza quella dell’adolescente di 17 anni riportata nero su bianco nelle 30 pagine dell’ordinanza del Gip Letizio Magliaro:
”…Sotto gli effetti della coca ho cominciato a baciarmi con una bella ragazza – ha confessato la giovane – ci siamo appartate in una stanza, abbiamo iniziato a fare sesso. Bacci seguito da alcuni amici ha cominciato a filmarci... Dopo il filmino ho seguito Bacci insieme ad altri in sauna (…) e ricordo di avere avuto un rapporto sessuale con lui, che non sono riuscita a negare perché ero in casa sua, dove avevo assunto gratuitamente parecchia droga…”.
Video che verrà diffuso su WhatsApp e online, dunque a disposizione di moltissime persone. L’imprenditore, tra l’altro, risulta accusato anche di produzione di materiale pornografico minorile. Da quello che emerge dalle indagini molte, anche se non tutte, delle ragazze presenti ai festini sarebbero prostitute. Sono tutt’ora in corso ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti che potrebbero provocare un vero e proprio terremoto in certi ambienti “raffinati e trasgressivi” della città delle Due Torri.
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