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Bollo auto, cosa cambia dal 2026? Ecco tutte le novità

Addio alle rate, si pagherà in un’unica soluzione. Le novità coinvolgono solo i veicoli di nuova immatricolazione. Confermato anche il superbollo. E aumenta l’Rc auto.

Dal 1° gennaio 2026 entrano in vigore importanti novità sul bollo auto, la tassa di possesso che ogni automobilista è tenuto a versare annualmente. Le modifiche sono contenute nel 17° decreto attuativo della riforma fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di semplificare il rapporto tra cittadini e amministrazione.

Stop alle rate: si paga tutto in una volta

Per i veicoli immatricolati dal 2026 in poi, non sarà più possibile pagare il bollo in più rate: l’importo dovrà essere versato in un’unica soluzione entro una scadenza fissa annuale, legata al mese di immatricolazione.

Esempio pratico: se un’auto è immatricolata a marzo 2026, il pagamento dovrà avvenire entro il 30 aprile 2026. Negli anni successivi, la scadenza resterà la stessa. La regola non si applica ai veicoli già circolanti, che continueranno a seguire le modalità attuali.

Regioni ancora protagoniste

Il bollo resta una tassa regionale: ogni automobilista dovrà continuare a pagarlo alla Regione di residenza. Gli enti locali mantengono piena autonomia su esenzioni, riduzioni, agevolazioni e aliquote. Anche la gestione dei controlli e degli avvisi resta nelle mani delle singole Regioni.

Si paga anche con il fermo amministrativo

Dal 2026 cambia anche la normativa sui veicoli sottoposti a fermo amministrativo: se fino ad ora erano esentati dal pagamento del bollo, in base a una sentenza della Corte Costituzionale del 2017, dal prossimo anno saranno comunque tenuti a pagare. Il fermo, quindi, non sarà più motivo di esenzione fiscale.

Passaggi di proprietà: chi deve pagare?

Nel caso di acquisto di un veicolo usato, la regola resta invariata: a pagare il bollo è chi risulta intestatario al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) il primo giorno del periodo di imposta. Se il passaggio di proprietà avviene successivamente, sarà comunque il vecchio proprietario a dover versare l’importo.

Nessuna modifica per il Superbollo

Nessun cambiamento per il cosiddetto superbollo, l’addizionale sui veicoli con potenza superiore a 185 kW (circa 251 CV). Sebbene più volte si sia discusso della sua abolizione, la nuova normativa fiscale non lo modifica. Chi possiede un’auto di lusso o ad alte prestazioni continuerà a pagarla.

Rc auto in aumento: +7% in un anno

Intanto, a crescere sono anche i costi dell’Rc auto. Secondo i dati forniti da ANIA, il premio medio è passato da 371 euro a 398 euro nel 2024. L’aumento è legato all’inflazione e soprattutto ai maggiori costi di risarcimento per i sinistri. Tuttavia, si riduce il divario con le tariffe medie europee, segnale di un lento allineamento alle medie comunitarie.

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