Se ci saranno state responsabilità lo stabiliranno le indagini intanto da tutta Italia giungono altre denunce per gli anziani deceduti nelle Residenze sanitarie assistenziali. I parenti si sono rivolti anche all'organo europeo a tutela dei diritti dell'uomo.
Bergamo – “…Oggi abbiamo depositato circa 300 denunce alla Procura di Bergamo. Non solo bergamaschi fra i denunciati ma da cittadini che provengono da tutta Italia…”.
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Queste le parole di Stefano Fusco, uno degli amministratori del coordinamento “Noi denunceremo- Verità e giustizia per le vittime di Covid-19”. Nella giornata di oggi, fa sapere Fusco, il comitato invierà una lettera sottoscritta da più di 50 aderenti indirizzata alla presidentessa Ursula von der Leyen e al presidente europeo per i diritti dell’uomo Ròbert Ragnar Spanò. Nella missiva si chiede una vigilanza più severa nel processo d’accertamento delle responsabilità giudiziarie legate alla diffusione del Covid-19 in Italia. Il comitato ha inoltre invitato la magistratura italiana e l’organo di tutela dei Diritti dell’Uomo europeo ad una maggiore collaborazione, così da fornire velocemente e accuratamente le risposte che molti cittadini aspettano. La lettera stilata dal comitato, nel tentativo di impugnare gli articoli l’1, il 2 e il 3 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea, intende dimostrare come la strategia adottata per arginare il Covid-19 sia stata non corretta e adeguata e abbia comportato la possibile violazione dei diritti dell’uomo, della dignità umana e della vita. Fusco e i suoi sottolineano come anche l’articolo 32 della Costituzione italiana, ovvero il testo che disciplina la tutela della salute come diritto inalienabile dell’individuo e della collettività, possa in realtà essere stato leso.
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“…A Bergamo – si legge nella lettera – il 32,7% degli ospiti nelle case di cura ha perso la vita durante i primi quattro mesi dell’anno, mentre 1.600 è il numero riportato nell’intera provincia di Brescia, solo nelle case di cura per anziani…”.
Sempre nella missiva vengono evidenziate quelle che potrebbero essere alcune responsabilità dirette della Regione Lombardia come, ad esempio, aver impedito ai medici di base, tramite la delibera n° XI / 2986 del 23 marzo 2020, di intervenire sui pazienti non ospedalizzati. Nella giornata di oggi altre persone raggiungeranno da tutta Italia la Procura lombarda per depositare altre denunce. Nel frattempo Fusco fa sapere che anche a livello internazionale la battaglia si sta svolgendo con risultati importanti. In Inghilterra la petizione per la promozione di una campagna analoga a quella italiana ha raggiunto migliaia di firmatari in pochissime ore.