L’evaso da casa della madre per evitare le condanne definitive per stupro è già in carcere a Perugia. I carabinieri gli stavano col fiato sul collo e alla fine l’hanno catturato.
Gualdo Tadino (Perugia) – E’ finita alla periferia del noto Comune eugubino la fuga di Federico Marcelli, 49 anni, ristoratore di Pesaro, uccel di bosco dal 15 novembre scorso dopo l’evasione dai domiciliari. L’uomo, condannato in primo e secondo grado per duplice stupro delle sue ex compagne, rispettivamente, a 6 anni e 4 anni e 4 mesi di carcere, aveva fatto perdere le proprie tracce forse per sottrarsi alla condanna definitiva che avrebbe stabilito la Cassazione. Il cuoco si trovava in custodia cautelare presso l’abitazione della madre, a Chiusa di Ginestreto, in provincia di Pesaro-Urbino, ed era sottoposto al controllo del braccialetto elettronico. Probabilmente temendo la conferma delle precedenti condanne dalla Suprema Corte lo chef aveva deciso di trasformarsi in fantasma per poi sparire dalla circolazione.
Marcelli, dopo essersi disfatto del braccialetto con Gps, si sarebbe dato alla macchia prima salendo a bordo dell’auto di un complice e poi sarebbe sfuggito a posti di blocco e ricerche dei carabinieri spostandosi da un punto all’altro con un piccolo fuoristrada, segnalato più volte nelle strade montuose e di campagna dell’entroterra, tra i monti boschi e campi che si snodano tra Pianello, Serravalle, Acquapartita, i dintorni di Apecchio e Cagli, sino alle pendici del monte Nerone.
Il cuoco pare avesse con sé una cospicua somma di denaro ma non un telefonino e poteva contare sull’appoggio di qualche amico che forse lo avrebbe nascosto in un ricovero di fortuna, lontano da occhi indiscreti. La fuga dunque sarebbe finita nei dintorni di Gualdo Tadino dove, all’interno di un casolare a due piani ubicato tra le frazioni di Cugiano e Pieve di Compresseto, l’uomo si nascondeva da diversi giorni. I carabinieri, circondato il fabbricato, hanno fatto irruzione ma il latitante, accortosi dei militari, tentava di nascondersi ancora una volta all’interno di una tenda mimetica allestita dietro l’edificio.
Qui i militari l’hanno ammanettato e Marcelli non ha opposto resistenza. Subito dopo è stato trasferito presso la caserma di Gubbio e poi in carcere a Perugia. Anche il piccolo fuoristrada, in uso all’evaso, è stato ritrovato all’interno del granaio dove era stato occultato. Finalmente si è concluso nel migliore dei modi il mese di terrore in cui hanno vissuto le sue ex compagne, di cui una con un figlio avuto proprio da Marcelli, che sono state trasferite presso strutture protette nell’ipotesi che il cuoco, forse per vendetta, volesse far loro del male attese le denunce delle donne e le successive condanne per violenze sessuali. Per altro il ristoratore avrebbe più volte cercato di mettersi in contatto con il figlio di 6 anni e lo avrebbe anche avvicinato con grande paura della madre per eventuali situazione di pericolo.
La prima compagna, G. di 43 anni, dopo alcuni anni di tranquillità aveva iniziato a subire maltrattamenti e violenze sessuali prima di avere il figlio, durante la gravidanza e dopo. Ma è la seconda compagna la donna che avrebbe subìto una vita da incubo:
”Adesso speriamo non dia più problemi – ha detto la poveretta – quando l’ho conosciuto sembrava una persona perbene poi è diventato un mostro. Mi aveva tolto sino all’ultimo euro facendomi investire i risparmi in un bar dove lui faceva il padrone. Lui era sempre lì a violentarmi… Sono stata abusata anche nella dispensa dietro il bancone del locale. Lui aveva un machete nella camera da letto e la stanza si trovava proprio sotto il bar. Per la vergogna non dicevo niente a nessuno, poi un giorno mi ha gettato a terra e ho battuto la testa. Sono svenuta ma quando ho ripreso i sensi, ferita com’ero, ho avuto la forza di andare in ospedale e gli stessi medici hanno avvisato la polizia a cui ho raccontato il mio inferno, Non dovevano metterlo ai domiciliari doveva marcire in galera. Meno male che l’hanno preso, avevo troppa paura che si rifacesse vivo…”.
Anche una giovane donna avrebbe denunciato Federico Marcelli per lesioni ma il procedimento giudiziario sarebbe ancora in corso. Con il difensore d’ufficio, avvocato Vincenzo Bochicchio, l’uomo è comparso davanti al giudice Elisabetta Massini e al Pm Mario Formisano per la convalida dell’arresto.