Inutili tutti gli appelli dell'uomo che adesso si trova in Spagna alla ricerca del figlio di cui non ha notizie da un paio di settimane. La procura di Siracusa ha attivato tutte le necessarie procedure per ritrovare il minore e perseguire la responsabile del rapimento.
Augusta – Da oltre due settimane si trova in Spagna alla ricerca del figlioletto di 3 anni e mezzo e della sua ex moglie. Giovanni Daidone, 49 anni di Augusta, in provincia di Siracusa, è un uomo disperato. Da circa sei mesi non ha più notizie di suo figlio Federico e, da informazioni ricevute, ha saputo che la sua ex (italiana anche lei) lo ha portato a Siviglia.“…Voglio sapere se mio figlio e la mia ex stanno bene – dice Giovanni – ho presentato denunce, ho interessato il ministero degli Esteri. Adesso sono in Spagna e tramite un avvocato di Siviglia ho presentato denuncia per sequestro di minore sperando che le autorità spagnole si possano attivare…”.
Giovanni Daidone si è sposato nel 2013. Dopo tre anni nasceva il piccolo Federico ma da tempo erano iniziati i primi problemi con la moglie che aveva abbandonato il tetto coniugale. È così, una volta arrivata la separazione, giungevano puntuali primi provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Nel 2019 il presidente del Tribunale di Siracusa disponeva l’affidamento ai servizi sociali del Comune di Carlentini, con la collocazione del bimbo nella casa della madre. Nel giugno scorso era arrivata l’ordinanza del giudice che, in virtù della relazione dei Servizi sociali sul comportamento ostile della donna nei confronti dell’ex marito, disponeva che il bimbo venisse affidato al padre. “…La signora – afferma l’avvocato Domenico La Face che assiste Daidone – ha avuto spesso delle resistenze a fare vedere il bambino al padre. Inizialmente l’affidamento era congiunto, poi abbiamo chiesto l’affidamento ai Servizi sociali e lo abbiamo ottenuto. Quando Daidone ha saputo che la moglie era partita abbiamo presentato una denuncia e abbiamo chiesto la procedura di rientro ai sensi della convenzione dell’Aja. Abbiamo fatto istanza all’autorità spagnola e contattato il ministero degli Esteri. Siamo di fronte ad una sottrazione di minore se non a un sequestro di persona…”.
Giovanni Daidone non ha più notizie del figlio dal 7 marzo scorso, il tempo passa ed ogni giorno cresce sempre di più in lui la preoccupazione per ciò che è potuto o potrebbe accadere al piccoletto di 3 anni e mezzo. Ha anche avviato una raccolta fondi su Facebook: “…Non avendo un lavoro – ha scritto Daidone – avrei bisogno un aiuto economico solo per poter pagare le spese per dormire, mangiare e prendere un’auto per poter cercare il mio piccolo…”. In campo, intanto, è sceso anche il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, che assicura l’attivazione di tutti i canali necessari per la ricerca del piccoletto sequestrato dalla madre.
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