Un giornale che resiste nel variegato mondo del web è sempre un successo. Sia per la cultura, che per la società. I lettori se ne sono accorti e hanno premiato impegno e indipendenza.
Assago – Un anno è già trascorso da quando Pop è stato lanciato nell’universo telematico dell’informazione. Un giornale nato con l’ambizione di indurre il lettore alla riflessione per poi magari farlo affezionare ad un modo nuovo (o forse vecchio) di fare giornalismo. La verità delle idee, la passione e la voglia di fare corretta e imparziale informazione hanno rappresentato e rappresentano il progetto editoriale che Giuliano Rotondi è riuscito a perseguire con eleganza, fermezza e determinazione.
Un progetto sotto certi aspetti utopistico ma certamente entusiasmante a cui hanno aderito tutti i collaboratori molti dei quali alle prime esperienze giornalistiche. Rotondi è stato per molti di noi e, soprattutto, per chi scrive un fratello maggiore che ha saputo mitigare certi stati d’animo ed impulsi irriverenti nei confronti di un mondo globale in disfacimento.
Tanta passione e voglia di fare che non sono venute meno neanche quando, in piena pandemia, siamo stati richiamati virtualmente ad un maggiore impegno professionale in favore della collettività. La gente impaurita, sola e stordita da un ciclone virale, aveva ed ha ancora bisogno di informazione senza vincoli né interessi, di notizie divulgate da un’ottica trasversale e di tanta autenticità.
In queste condizioni non prevedibili siamo andati avanti, aiutati anche dall’editore Mauro Porta che ha saputo intuire, forse in anticipo, che nulla sarebbe stato più come prima. Ha indovinato ed ora eccoci qui, in composizione diversa da quella iniziale ma sempre pronti a dare battaglia per una libera informazione pluralista. Senza guardare in faccia nessuno. E i lettori se ne sono accorti. Grazie a tutti e di cuore.
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