No Tav, bloccata l’A32 Torino-Bardonecchia: incendi ai cantieri, bombe carta contro la polizia

Alta tensione in Valle di Susa: centinaia di attivisti occupano l’autostrada a San Didero e lanciano oggetti contro le forze dell’ordine a Chiomonte.

Torino – Tensione in Valle di Susa, dove oggi si è svolta una nuova manifestazione del movimento No Tav. I manifestanti hanno dato vita a due azioni distinte che hanno provocato scontri e interruzioni stradali.

La giornata di protesta, ribattezzata “Marcia No Tav ai cantieri della devastazione”, è partita da Venaus e ha visto la partecipazione di circa 2.500 persone, secondo fonti locali. La mobilitazione si inserisce all’interno del Festival Alta Felicità, una quattro giorni di eventi culturali, musicali e ricreativi organizzati ogni anno dal movimento No Tav in opposizione alla realizzazione dell’alta velocità Torino-Lione.

Il fuoco appiccato al cantiere Dan Didero dagli attivisti no Tav

Nel primo pomeriggio, alcune centinaia di attivisti hanno occupato l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia all’altezza del cantiere dell’autoporto di San Didero, dando fuoco a masserizie. Le fiamme si sono propagate a un container all’interno del cantiere, generando una densa colonna di fumo visibile a distanza. La circolazione sull’autostrada è stata bloccata per motivi di sicurezza.

Contemporaneamente, un altro spezzone del corteo ha raggiunto il cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, dove è scoppiata la tensione con le forze dell’ordine. I manifestanti hanno iniziato a battere sulle recinzioni del cantiere e a lanciare bombe carta e pietre contro gli agenti in tenuta antisommossa, impegnati a proteggere la zona.

Inevitabili le polemiche politiche, vista anche la presenza al corteo di bandiere della Palestina. “Quanto accaduto oggi in Val di Susa era ampiamente annunciato e per questo è di una gravità inaudita”, ha detto la vicepresidente del Piemonte Elena Chiorino (Fratelli d’Italia). Che ha aggiunto: “Ancora una volta una frangia estremista del movimento No Tav ha dato prova del proprio volto reale: quello della violenza, del disprezzo per la legalità, dell’odio verso lo Stato. Sono atti criminali, veri e propri attacchi contro chi ogni giorno lavora per garantire sicurezza e sviluppo a questo territorio. Esprimo piena solidarietà alle forze dell’ordine”.

“Nessuna tolleranza per i violenti, massimo sostegno alle forze dell’ordine”, ha scritto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sui social. “Lunedì sarò in zona e porterò la mia solidarietà alle donne e agli uomini in divisa. Ho scritto anche all’amico ministro Matteo Piantedosi. Siamo determinati affinché questi malviventi siano messi in condizione di non nuocere”, ha concluso.

“Non si è trattato di dissenso, ma di un vero e proprio atto di guerriglia urbana”, ha detto dal canto suo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Quanto accaduto è semplicemente vergognoso. È il volto peggiore di un estremismo ideologico che va isolato e represso con fermezza”, ha sottolineato il ministro. “Dietro la facciata di un evento ‘culturale’ – ha aggiunto – si è consumata l’ennesima, inaccettabile azione di violenza organizzata ai danni dello Stato, delle sue infrastrutture e di chi le difende. E pensare che qualcuno ha avuto il coraggio di criticare il decreto sicurezza. Mi è stato assicurato il massimo impegno nell’identificazione di tutti i responsabili”.

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