Anche per il secondo omicidio tutti gli indizi sarebbero contro di lui. Farci avrebbe ucciso la sua donna perché la poveretta si sarebbe rifiutata di dargli i soldi per l'ampliamento della pizzeria.
Alghero – Avrebbe ucciso due volte: la prima volta per impadronirsi di un’auto, la seconda per rubare i soldi alla sua compagna.
Il prossimo 29 marzo Massimiliano Farci, 53 anni, pizzaiolo, dovrà rispondere di omicidio volontario, occultamento di cadavere, furto e appropriazione indebita di carta bancomat in danno della sua ex compagna Speranza Ponti, 50 anni, ritrovata cadavere il 30 gennaio 2020 nella fitta vegetazione di Monte Carru, in località Carrabuffas, alla periferia di Alghero.
Il processo si aprirà davanti alla Corte d’Assise di Sassari e vedrà come parti civili la sorella della vittima, Natascia Ponti, i suoi genitori e l’ex marito della donna uccisa, assistiti dall’avvocato Stefano Carboni.
Farci, difeso dall’avvocato, Daniele Solinas, stava scontando un primo ergastolo, in regime di semilibertà, per l’omicidio di Renato Baldussi, 34 anni, imprenditore di San Sperate, provincia del Sud Sardegna, che aveva ucciso per sottrargli una fiammante Lotus rossa che voleva a tutti i costi.
L’inchiesta, condotta dal Pm Beatrice Giovannetti, è passata poi al sostituto procuratore Angelo Beccu che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del presunto assassino. Nel 1999 Farci, originario di Assemini, legge un annuncio economico che riguarda la vendita di una Lotus colore rosso Ferrari in ottime condizioni.
Prezzo 35 milioni delle vecchie lire. Soldi che l’uomo non possiede nemmeno in parte ma quell’auto da esibire al bar con gli amici stimola la sua fantasia criminale a tal punto da fissare un appuntamento col proprietario. Baldussi e Farci si incontrano a Monastir e discutono sul prezzo.
Massimiliano Farci sferra un pugno in testa a Baldussi che cade per terra privo di sensi. L’uomo carica l’imprenditore sulla sua vecchia Citroen dopo averlo strangolato al primo tentativo di rinvenimento. Assieme al fratello Alessio, all’epoca di 19 anni, Farci trasporta il cadavere di Baldussi in una discarica e lo cosparge di benzina per poi dargli fuoco.
Il giorno appresso, mentre in paese carabinieri e volontari cercano l’imprenditore sparito nel nulla, Massimiliano Farci con uno stratagemma che coinvolge un ignaro notaio, entra in possesso della Lotus e gira per le vie del paese come un ricco cercando di suscitare le invidie di parenti e amici.
Poi la scoperta del cadavere carbonizzato di Baldussi e le menzogne di Farci portano gli inquirenti all’incriminazione per omicidio e distruzione di cadavere dell’assassino che sino all’ultimo aveva gridato la sua innocenza. A distanza di 20 anni Massimiliano Farci pare ci abbia riprovato.
Dopo l’apertura di una pizzeria in via XX Settembre 41/A, nel centro di Alghero, gestita con la sua nuova compagna Speranza Ponti, il ristoratore avrebbe chiesto un bel po’ di soldi alla donna per l’ampliamento del locale. Speranza aveva venduto un immobile e Farci ne era a conoscenza dunque avrebbe chiesto una cospicua somma di denaro alla vittima che si sarebbe rifiutata di prestargli.
Speranza Ponti scompare dalla casa di Farci, per gli inquirenti probabile scena del crimine, il 6 dicembre del 2019. Parenti e amici che si rivolgono al compagno per saperne di più si sentono rispondere le ipotesi più disparate:”… Forse è tornata dal suo ex – diceva il presunto assassino libero di lavorare e muoversi in città seppur ad orari prestabiliti – si sarà presa una pausa di riflessione, oppure sarà uscita di testa o si è suicidata…”.
Ogni giorno Massimiliano Farci se ne inventava una sino a quando, pressato dai carabinieri, riferiva di aver trovato in casa la sua compagna impiccata e per paura di nuovi guai giudiziari l’aveva trasportata in campagna. Su indicazioni dell’uomo i militari scoprivano il cadavere di Speranza, nudo e mummificato, stranamente cosparso di una sostanza chimica usata in agricoltura per tenere lontani gli animali selvatici.
Poi l’arresto per omicidio e la decisione del Gup del tribunale di Sassari, Giuseppe Grotteria, di accogliere la richiesta del Pm Angelo Beccu, disponendo il giudizio dell’ergastolano che rischia un secondo fine pena mai: ”…Voglio solo dire che hai lasciato un vuoto incolmabile – scriveva Farci sul suo profilo Fb – ho sempre creduto nella Speranza…”.
Ti potrebbe interessare anche —->>