A Roma squilla l’allarme It Alert per il Papa: cittadini nel panico, è bufera social

Il messaggio della Protezione civile ha scatenato le polemiche sull’utilizzo del sistema per le gravi emergenze. Ciciliano spiega l’esigenza di ordine pubblico.

Roma – I telefoni cellulari all’interno del Grande raccordo anulare della Capitale alle 13.11 hanno suonato in contemporanea generando panico nei cittadini e anche una bufera di commenti social. Dal Dipartimento della Protezione civile si comunicava: “Saluto Papa Francesco. Orario chiusura accesso piazza San Pietro ore 17 del 25 aprile”. Il messaggio è stato inviato sui telefonini in italiano, inglese, francese e spagnolo. A spaventare i cittadini il fatto che l’It-alert fino ad oggi, era stato utilizzato in un’unica occasione, per l’incidente di Calenzano dello scorso dicembre.

Cittadini e turisti che si trovavano in quel momento all’interno del Grande Raccordo Anulare si sono così precipitati a controllare i propri dispositivi scoprendo che il messaggio di allerta riguardava gli orari di chiusura di San Pietro e della Basilica per l’ultimo saluto a papa Francesco. Da quel momento i social sono stati travolti da commenti polemici per l’eccessivo utilizzo del sistema, previsto per gravi emergenze o catastrofi imminenti. “Ma vi pare un uso corretto di questo strumento?”, si chiedeva un utente.

Eppure la decisione di utilizzare il sistema di allerta è stata presa dalla Protezione Civile, responsabile della gestione dei funerali di papa Francesco, dopo aver sentito Questura e Prefettura di Roma, come ha spiegato lo stesso capo, e commissario del governo, Fabio Ciciliano. Questione di ordine pubblico. “L’afflusso dei fedeli è tale che con questa velocità non è possibile consentire a tutti di raggiungere piazza San Pietro -ha spiegato – Il messaggio, concordato con Prefettura e Questura, era necessario per trasmettere questa importantissima notizia non solo a chi è in fila, ma anche a chi si sta apprestando a raggiungere la zona”.

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