A Cremona il 13esimo suicidio in cella da inizio anno: l’allarme della Uilpa

Il segretario Gennarino De Fazio: “Siamo palesemente di fronte a una carneficina a cui non si pone, di fatto, alcun argine efficace”.

Cremona – Continua la scia di sangue dietro le sbarre. Un detenuto si è tolto la vita questa mattina nella Casa Circondariale della città lombarda, portando a tredici il numero dei suicidi in carcere dall’inizio del 2025, oltre a quello di un operatore penitenziario. La notizia, confermata dalla UILPA Polizia Penitenziaria, accende nuovamente i riflettori sulla drammatica emergenza delle carceri italiane. Il segretario generale Gennarino De Fazio, che afferma: “Sale a 13 la drammatica conta dei reclusi che si sono tolti la vita da inizio anno, cui bisogna aggiungere un operatore. Siamo palesemente di fronte a una carneficina a cui non si pone, di fatto, alcun argine efficace e che testimonia ancor di più, qualora ce ne fosse bisogno, la drammaticità dell’emergenza penitenziaria”.

Nel mirino l’allarme sovraffollamento. “Anche la casa circondariale cremonese, con 551 detenuti presenti a fronte di 382 posti disponibili – prosegue De Fazio – si caratterizza per forte sovraffollamento e, con 180 agenti quando ne servirebbero almeno 335, per pesantissima carenza di personale. A ciò si aggiungano la mancanza di un Comandante della polizia penitenziaria titolare da molti anni e la disorganizzazione complessiva che, anche da questo, ne deriva, più le altre disfunzionalità di sistema, comuni a pressoché tutte le carceri, e il quadro appare in tutta la sua tragicità”.

“Del resto, – prosegue – mentre il ministro della Giustizia Carlo Nordio continua a magnificare dell’improbabile, tranne qualche rara eccezione, riconversione a scopo detentivo di caserme delle forze armate dismesse, senza peraltro tenere in debito conto che quasi mai le caserme sono lì dove servirebbero le prigioni, nelle carceri il sovraffollamento e i problemi dilagano“. De Fazio ricorda che “sono complessivamente 16mila i detenuti oltre la capienza, mentre più di 18mila gli agenti mancanti agli organici della Polizia penitenziaria”.

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