E’ proprio vero: ex morte vita. Nel senso che dopo il decesso può anche esserci una vita diversa da quella precedente. In questo caso un lui o una lei che dopo la dipartita si trasformano in pietra preziosa: un diamante. Un mercato che sembra attecchire in ogni parte del mondo.
Un nuovo modo di sepoltura sta prendendo piede, o meglio dito, nel mondo. Da oltre 16 anni una società con sede in Svizzera, Algordanza, parola che in romancio significa ricordo, ha aperto nuove strade per creare un nuovo business, la trasformazione di resti umani in diamanti (i diamanti della memoria).
Il procedimento molto semplice: dalle ceneri di cremazione o dai capelli (qualora non fossero disponibili le ceneri) delle persone care scomparse, in memoria della loro unica e splendida vita potrete trasformare il vostro Lui o Lei in un diamante, di varie dimensioni alla modica cifra di 4.500 franchi (meno di una sepoltura).
Come si ottiene un diamante? La chimica docet:
“…Attraverso procedimenti chimico/fisici viene estratto il carbonio che sarà l’elemento essenziale da cui si svilupperà il diamante (tutti i diamanti, infatti, sono formati da un reticolo cristallino tridimensionale costituito da atomi di carbonio). Il carbonio, sottoposto a pressioni e temperature elevate, si trasforma in grafite. La grafite è la sostanza che, all’interno di speciali macchinari, darà vita al diamante. La grafite, sottoposta alla temperatura di circa 2.500 gradi centigradi e alla notevole pressione di più di 60.000 bar, si trasforma in diamante nel corso di varie settimane. I macchinari utilizzati sono localizzati in Svizzera e sono di fabbricazione Russa. Taglio e pulitura del diamante grezzo sono eseguiti da personale esperto in taglio dei diamanti. Viene eseguito un rigoroso controllo della qualità ed emesso un certificato sul quale sono riportati i dati di purezza, peso, taglio e colore del diamante oltre alle informazioni relative alle analisi chimiche eseguite inizialmente, confermando il legame tra diamante e ceneri...”.
E’ palese che l’essere umano, essendo unico per composizione chimica, per lo stile di vita e per l’ambiente dove ha vissuto, rende ogni diamante unico. Non ci sono due diamanti uguali ed anche la purezza del diamante, oltre la caratura e la lucentezza, cambia in maniera significativa e le tonalità vanno dal bianco al blu.
I prezzi delle pietre variano in funzione della grandezza che si vuole ottenere in quanto la crescita, atomo su atomo, dipende dal tempo di permanenza del carbonio a temperature e pressioni elevate. L’obiettivo della società “Algordanza” è quello di far diventare la diamantificazione una forma di sepoltura diffusa nel mondo.
Può sembrare macabro ma questo nuovo modo di sepoltura risolverebbe il problema del sovraffollamento dei cimiteri, di corse all’ultimo minuto per un fornetto crematorio, di vedere i propri cari riesumati e spostati, con il decorrere del tempo, in fosse comuni, di sapere con certezza cosa diventeremo dopo il triste evento: un diamante portato al dito da colui o colei che ti ha amato in vita. E poi, vuoi mettere la sciccheria?