Ci sono applicazioni per cellulari che permettono di individuare la posizione di un individuo in tempo reale. Sempre che non lo si faccia per gelosia nei riguardi del partner.
Con la geolocalizzazione ci si sente novelli Sherlock Holmes. Con la tecnologia si sono aperte strade inimmaginabili qualche decennio fa. Come la geolocalizzazione, l’identificazione della posizione geografica di un dispositivo, persona, veicolo o oggetto in un dato momento. Si possono tracciare i propri spostamenti e quelli delle persone care assumendo le vesti di novelli Holmes, il famoso detective dei romanzi gialli dello scrittore scozzese Arthur Conan Doyle alla fine del XIX secolo.
Lo si fa per ragioni di sicurezza e convenienza, tutto a svantaggio, però, della privacy e della libertà di movimento. E’ vero che ci si può sentire più tranquilli sapendo dove si trova la persona amata o un amico in quel momento. Tuttavia questa smania di controllo ad ogni costo, ha annullato il tempo dell’attesa, dell’immaginazione, quella sorta di magia che dava senso alle speranze. Oggi la geolocalizzazione è una modalità comune per sorvegliarsi a vicenda.
Normalmente si usa quando le relazioni si sono consolidate. Apriti cielo se si decide di disattivarla! Life360 è un’app gratuita per smartphone che permette di creare dei gruppi privati per la condivisione della posizione in tempo reale tra i membri della famiglia o amici. Offre funzionalità di localizzazione basate sul GPS, avvisi di arrivo/partenza da luoghi specifici, chat di gruppo, e strumenti di sicurezza avanzati come un pulsante SOS per le emergenze e il monitoraggio della guida. L’app offre piani premium con funzionalità aggiuntive, come la cronologia della posizione estesa e il supporto per il recupero di veicoli in caso di guasto.

Ebbene, in un sondaggio è emerso che il controllo su una persona per ragioni si sicurezza si è trasformato in una…prova d’amore per dare senso alla relazione. Negli USA il 95% degli adulti utilizza la tecnologia nelle relazioni di coppia o amicali, utilizzando un’app di condivisione della posizione fino a 7 volte al giorno, in media. Vale a dire che non si ha un cavolo da fare, fuori dalla relazione affettiva! Secondo lo studio il motivo che spinge a sapere dove si trova la persona amata è la gelosia.
La scoperta dell’acqua calda: si tratta di un sentimento vecchio come il mondo, che ha segnato, spesso, il destino non solo della relazione di coppia, ma di comunità intere sin dai primordi. Questa forma di controllo ormai è socialmente accettata, anche se nelle relazioni amorose l’uso è più complicato.
In qualsiasi manuale di scienze sociali la sorveglianza viene definita come “l’attività di osservazione e raccolta continua di dati per monitorare sistematicamente un fenomeno e produrre informazioni utili a guidare decisioni e azioni, con un carattere predittivo volto a evidenziare situazioni problematiche e pianificare interventi. È uno strumento di controllo che permette di valutare l’andamento di problemi, identificare tempestivamente eventi inattesi e tracciare i progressi nel tempo, sia in campo sanitario che in contesti lavorativi o di progetto”.
E’ questo eccessivo desiderio di sicurezza e controllo, che pur avendo i suoi lati positivi, stride, tuttavia, col concetto di libertà individuale e collettiva, fino a minare le basi stessa della democrazia!