Operazione del ROS e della Procura capitolina: l’uomo diffondeva contenuti jihadisti e celebrava il martirio.
Roma – In data odierna il ROS, nell’ambito di indagini della Procura di Roma – Dipartimento Terrorismo e reati contro la Personalità dello Stato – ha eseguito, con il supporto in fase esecutiva del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, una misura cautelare del Tribunale di Roma, su richiesta dell’Ufficio inquirente, nei confronti di un trentunenne cittadino tunisino per l’ipotesi di reato di istigazione a delinquere aggravato dell’apologia del terrorismo e dell’uso di strumenti informatici o telematici (art.
414 commi 1,2,3,4 c.p. e 270 bis co.1 c.p.).
L’indagine trae origine dagli approfondimenti investigativi sviluppati dal ROS nell’ambito di un’attività di web patrolling che ha portato all’individuazione di un account social della piattaforma TikTok dai marcati contenuti jihadisti: locandine e nasheed jihadisti diffusi dagli organi mediatici dell’organizzazione terroristica denominata Stato Islamico (SI), video e immagini celebrativi dei combattenti di SI, del martirio e di mujaheddin caduti in battaglia, discorsi di predicatori takfiristi-jihadisti.
L’utilizzatore è stato identificato nel trentunenne tunisino indagato, risultato particolarmente attivo nella pubblicazione e diffusione di materiale audio-video di natura jihadista.
Dallo sviluppo delle attività tecniche è inoltre emerso che l’indagato: mostra un profilo ideologico/religioso fondamentalista ed è implicato in un processo di radicalizzazione in chiave islamista; conduce una vita solitaria, riducendo all’essenziale le sue relazioni sociali; versa in difficoltà economiche, pur avendo una regolare attività lavorativa; mantiene una condotta prudente e riservata nelle comunicazioni; pubblica e diffonde sulle piattaforme social materiale di marcata ispirazione jihadista e dal chiaro contenuto apologetico, palesando vicinanza all’organizzazione SI e celebrando il martirio.