Simonetta Kalfus

Medico sospeso operava in casa nonostante l’indagine per la morte di Simonetta Kalfus

Già interdetto dalla professione, Carlo Bravi è stato sorpreso a eseguire un’otoplastica in un appartamento in condizioni igieniche precarie.

Roma – Carlo Bravi, chirurgo plastico di 73 anni, è stato posto agli arresti domiciliari dai Carabinieri del NAS di Roma dopo essere stato sorpreso a eseguire un intervento di otoplastica in un appartamento al Quadraro, in violazione della sospensione dall’esercizio della professione medica. Bravi, già indagato per la morte di Simonetta Kalfus, una 62enne deceduta a marzo 2025 per complicazioni seguite a una liposuzione, continuava a operare in condizioni igienico-sanitarie precarie, mettendo a rischio la salute dei pazienti. La misura cautelare, emessa dal Gip su richiesta della Procura di Roma, coordinata dal pm Eleonora Fini, è stata disposta per interrompere un’attività illecita giudicata “pericolosa”.

Il 16 luglio 2025, i Carabinieri del NAS hanno fatto irruzione in un appartamento in via Avidio Cassio, nel quartiere Quadraro, abitato da cittadini sudamericani. Qui, Bravi stava eseguendo un’otoplastica su una giovane transessuale brasiliana di 22 anni, stesa su un lettino pieghevole in una camera da letto trasformata in sala operatoria improvvisata. L’ambiente, descritto come “fatiscente”, presentava sporcizia, vestiti e scarpe sparsi, con due cani che circolavano liberamente. Bravi, assistito da un’ex infermiera di 65 anni in pensione, aveva già somministrato un anestetico locale alla paziente, che è stata poi trasferita al Policlinico Casilino in codice rosso per accertamenti, ma non risulta in pericolo di vita.

Il medico, consapevole di essere sotto indagine, avrebbe preso precauzioni per non essere individuato: arrivato in auto con l’assistente, avrebbe fatto giri attorno al palazzo prima di parcheggiare a distanza e proseguire a piedi. Durante l’irruzione, Bravi ha cercato di minimizzare, dichiarando di stare “solo togliendo una cisti”. Tuttavia, le prove raccolte, inclusi video e verbali, hanno confermato la natura chirurgica dell’intervento. L’ex infermiera è stata denunciata per complicità, esercizio abusivo della professione e inosservanza delle norme igienico-sanitarie.

Carlo Bravi è al centro di un’inchiesta per omicidio colposo legata alla morte di Simonetta Kalfus, avvenuta il 18 marzo 2025 all’ospedale Grassi di Ostia. La donna, 62 anni, era stata sottoposta il 6 marzo a una liposuzione in uno studio privato a Cinecittà, gestito da Bravi con un anestesista e un medico del Sant’Anna di Pomezia, anch’essi indagati. Kalfus è entrata in coma tre giorni dopo l’intervento a causa di una sepsi letale, come accertato dall’autopsia. Lo studio di via Tito Labieno è stato posto sotto sequestro, e la cartella clinica acquisita dai NAS. Bravi era già stato sospeso dall’Ordine dei Medici per sei mesi, a partire da marzo 2025, con accuse di lesioni aggravate e sequestro di persona per un intervento di mastoplastica del 14 marzo 2024, in cui avrebbe operato una paziente contro la sua volontà, sedandola con l’inganno. Inoltre, il chirurgo ha una condanna a un anno di reclusione (pena sospesa) per un caso del 2017, quando una paziente, sottoposta a un lifting al seno, subì gravi complicazioni post-operatorie a causa di un’emorragia mal gestita, finendo in ospedale in condizioni critiche.

La Procura di Roma, che aveva richiesto il carcere per la gravità dei fatti, accusa Bravi di esercizio abusivo della professione medica, violenza privata e violazione delle norme igienico-sanitarie, oltre alle indagini in corso per omicidio colposo e lesioni. La misura dei domiciliari, disposta dal Gip, mira a impedire ulteriori interventi clandestini, ma la recidiva di Bravi potrebbe portare a un inasprimento delle accuse. Gli investigatori stanno verificando se, da marzo a oggi, il medico abbia eseguito altri interventi abusivi, soprattutto tra comunità immigrate, dove tali pratiche sembrano più diffuse.

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