Monaci sedotti e abbandonati: lo scandalo “Miss Golf” scuote la Thailandia

Wilawan Emsawat ha estorto 10,4 milioni di euro a 81 religiosi dopo averli sedotti online. Il re ritira le onorificenze, il governo valuta nuove leggi.

BANGKOK – Si faceva chiamare “Miss Golf” o “Miss K” sui social network ma dietro questi pseudonimi si nascondeva un sistema di estorsione che ha scosso le fondamenta del mondo religioso thailandese. Wilawan Emsawat, 35 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ricattato decine di monaci buddhisti del Sangha – l’ordine religioso nazionale – dopo averli sedotti e portati a letto, violando così i loro voti di castità.

La truffatrice Wilawan Emsawat

La cifra è impressionante quanto imbarazzante: 10,4 milioni di euro intascati attraverso un sistema di ricatti che ha coinvolto 81 religiosi, molti dei quali appartenenti ai gradi più alti della gerarchia monastica. Alcune delle vittime, travolte dalla vergogna, hanno abbandonato i templi e sono fuggite dal Paese.

Il caso che ha fatto scoppiare lo scandalo

Il primo caso a finire sotto i riflettori è stato quello dell’abate Phra Thep Wachirapamok, rettore di un tempio di Bangkok, che a fine giugno ha lasciato gli abiti consacrati ed è fuggito in Laos dopo che è emersa la sua relazione segreta con Miss Golf. Ma era già a maggio che un altro monaco, abate di un tempio nella provincia di Nakhon Pathom, era finito sui giornali per lo stesso motivo.

Wilawan Emsawat si mostrava online con queste sembianze

La Emsawat aveva raccontato a quest’ultimo di essere rimasta incinta e gli aveva chiesto sette milioni e mezzo di baht thailandesi – circa 200.000 euro – per curarsi del bambino, che però non era mai esistito. Un copione che, come emerso dalle indagini, aveva replicato con decine di altri religiosi.

La scoperta degli investigatori

La svolta nelle indagini è arrivata quando la polizia ha rintracciato la donna e le ha sequestrato cinque cellulari. All’interno degli smartphone sono stati trovati 80.000 file tra video e foto degli incontri intimi con nove monaci, materiale che la donna utilizzava per i suoi ricatti.

L’analisi dei conti correnti intestati alla Emsawat ha rivelato un patrimonio di 385 milioni di baht, equivalenti a 10,4 milioni di euro. La donna è stata arrestata nella provincia di Nonthaburi e ora è sotto accusa per estorsione, riciclaggio di denaro e ricettazione.

Polizia Thailandese

Lo scandalo ha provocato una reazione a catena nelle istituzioni thailandesi. Il Sangha ha immediatamente rimosso i sacramenti ai monaci coinvolti, mentre il re Maha Vajiralongkorn ha ritirato le onorificenze a tutti gli 81 religiosi implicati nella vicenda.

Il governo sta ora valutando l’introduzione di nuove leggi sul celibato monastico e sulla trasparenza dei conti dei templi, nel tentativo di prevenire futuri scandali che potrebbero minare la credibilità di un’istituzione centrale nella cultura thailandese.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa