L’udienza sul falso in bilancio rinviata al 16 settembre. Cade un capo d’accusa. La ministra coinvolta anche nell’inchiesta sulla truffa Covid.
Roma – Il processo per falso in bilancio che vede tra gli imputati la ministra del Turismo Daniela Santanchè procede a rilento, tra rinvii e tensioni in aula. Durante l’udienza di oggi, 15 luglio, il tribunale ha deciso di rimandare al 16 settembre la decisione sull’ammissione delle parti civili, scatenando la reazione della Procura che ha lanciato l’allarme sul rischio prescrizione.
Lo scontro in aula: pm contro giudici
Un momento di alta tensione si è registrato quando la pm Marina Gravina, titolare del fascicolo insieme al collega Luigi Luzi, ha preso la parola per sollecitare una decisione immediata sulla questione delle parti civili. “C’è un rischio prescrizione, ed è necessario entrare nel vivo del processo nell’interesse della giustizia e della ragionevole durata del processo. C’è un rischio di andare troppo in là”, ha dichiarato il magistrato, chiedendo che la questione venisse risolta entro l’estate.
La risposta del presidente della seconda penale, Giuseppe Cernuto, non si è fatta attendere: “Non mi sembra ci sia ragione di questo genere di sollecitazione, il 16 settembre non mi sembra una data improponibile”. Il giudice ha sottolineato che, oltre alla rapidità, il processo deve avere una “garanzia di solidità”, precisando che l’udienza odierna si celebra comunque alla vigilia del “periodo cuscinetto” che precede la sospensione estiva delle attività giudiziarie.
Cambiamenti nel collegio giudicante
Una ulteriore complicazione è emersa dalla notizia che due giudici su tre che compongono il collegio cambieranno a causa di nuovi incarichi. La nuova composizione del tribunale non è ancora stata resa nota. Si tratta di un elemento che potrebbe dilatare i tempi processuali.
Cade un capo d’accusa
Intanto, il processo ha registrato un primo sviluppo significativo: è caduto un capo d’accusa riguardante Visibilia srl in liquidazione. I giudici hanno accolto una delle eccezioni preliminari sollevate dalle difese, riconoscendo che l’imputazione, così come formulata, “comprime il diritto dell’ente di difendersi” risultando “imprecisa e generica”.
Di conseguenza, gli atti sono stati restituiti alla Procura solo per questo specifico capo d’imputazione, con l’uscita di uno dei 17 imputati originari – la società Visibilia srl in liquidazione – mentre per gli altri 16 il processo prosegue.
Il braccio di ferro sulle parti civili
Il dibattimento si è poi concentrato sull’ammissione delle parti civili, oggetto di un acceso confronto tra le parti. Gli avvocati Federico Cecconi e Nicolò Pelanda si oppongono fermamente, contestando l’effettiva esistenza di un “danno da perdita diretto”.
Di posizione opposta Antonio Piantadosi, legale di Giuseppe Zeno, socio del gruppo Visibilia che con i suoi esposti ha fatto da innesco all’inchiesta. L’avvocato ha insistito per l’ammissione delle parti civili, questione che sarà definitivamente risolta nell’udienza del 16 settembre.
Il secondo fronte: l’inchiesta sulla truffa Covid
Parallelamente al processo per falso in bilancio, la ministra Santanchè è coinvolta in un altro procedimento riguardante la presunta truffa ai danni dell’Inps per i sussidi Covid. Anche in questo caso si registrano continui rinvii: l’udienza preliminare, iniziata nell’ottobre 2024, è stata nuovamente posticipata a ottobre.
Gli avvocati Nicolò Pelanda e Salvatore Pino hanno sollevato nuove questioni relative all’utilizzabilità di mail, messaggi e registrazioni ambientali che riguardano la titolare del dicastero del Turismo. La ministra ha inoltre manifestato la volontà di essere ascoltata in aula ma la sua agenda ministeriale non permetteva una presenza a settembre.
L’udienza preliminare per la presunta truffa Covid va avanti da molti mesi, complicata anche da una questione di competenza territoriale che ha richiesto l’intervento della Cassazione. Il supremo collegio ha confermato che la competenza spetta al tribunale di Milano e non a quello di Roma, come invece sostenevano i legali della difesa.