Gasolio contraffatto in due distributori del Senese: a Terni il deposito di stoccaggio

Finanzieri e personale delle Dogane risalgono la filiera produttiva fino all’azienda umbra già sottoposta ad un sequestro di 70mila litri di carburante.

Siena – I militari del Comando provinciale ed i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Firenze hanno sottoposto a controllo 5 distributori stradali di carburante nella provincia di Siena.

Presso due distributori è stato trovato gasolio non conforme alla normativa vigente in ordine al punto di infiammabilità (flash point), un parametro di sicurezza critico nella valutazione del rischio di incendio dei liquidi.

Il contestuale controllo dei documenti di acquisto, eseguito dai finanzieri ha consentito di risalire la filiera commerciale fino a giungere al deposito di provenienza in provincia di Terni, dove nel gennaio 2025 è stato eseguito un sequestro di quasi 70mila litri di gasolio.

Le successive indagini, condotte sotto la direzione della Procura di Terni, hanno permesso di formulare l’ipotesi di frode in commercio a carico del legale rappresentante della società che gestisce il deposito commerciale.

Conformemente all’obiettivo del protocollo d’intesa di assicurare un livello di protezione efficace degli interessi finanziari unionali e nazionali, nonché un livello elevato di protezione nei confronti delle minacce alla sicurezza dei consumatori, le attività ispettive svolte dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le conseguenti indagini delegate hanno prevenuto l’immissione in commercio di una rilevante quantità di gasolio, con un punto di infiammabilità più basso rispetto al minimo normativo, idoneo quindi a compromettere il funzionamento dei veicoli riforniti e ad esporre a rischio la sicurezza delle persone.

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