Il Tribunale di Trapani mette fine a un processo durato anni: “Nessuna contaminazione ambientale”. Cadono tutte le accuse sulla perdita di gasolio degli anni Ottanta.
Favignana – Dopo anni di udienze e perizie, arriva la sentenza definitiva: nessun inquinamento ambientale a Favignana. Lo ha stabilito il Tribunale di Trapani con la sentenza n. 942/25, firmata dalla giudice Roberta Nodari, che ha assolto con formula piena la Società Elettrica Favignana (SEA) e il suo amministratore, il professore Filippo Giuseppe Accardi.
La vicenda ruotava attorno a una presunta contaminazione del suolo causata da una perdita di gasolio da un serbatoio della centrale elettrica risalente agli anni Ottanta, con accuse che ipotizzavano danni ambientali su circa 94mila metri quadrati di territorio. La Procura di Trapani aveva anche contestato l’omessa bonifica dell’area e, per questi reati, si erano costituiti parte civile il Comune di Favignana e alcuni abitanti dell’isola.
La difesa: “Interventi efficaci, nessun danno”
A smontare le accuse è stata la difesa di Accardi, rappresentata dagli avvocati Angelo Mangione e Stefano Pellegrino, insieme al legale della società, Antonio Reina, che ha dimostrato in aula la correttezza dell’operato della SEA, l’efficacia degli interventi realizzati all’epoca e l’assenza di rischi per l’ambiente e la popolazione.
Secondo quanto emerso nel processo, gli interventi tempestivi dell’amministratore avrebbero infatti contenuto la perdita di carburante, scongiurando ogni contaminazione del suolo e dell’area marina protetta di Favignana.
I risultati dell’ARPA: “Nessuna contaminazione”
A confermare l’assenza di pericoli sono state anche le analisi condotte dall’ARPA, che hanno escluso la contaminazione delle falde acquifere e dei pozzi delle abitazioni situate nei pressi della centrale. Nessuna traccia di gasolio, nessun danno alla salute pubblica.
Fine di un lungo processo
La sentenza del Tribunale di Trapani mette fine a un procedimento penale che aveva alimentato allarmi e preoccupazioni tra gli abitanti dell’isola. Le accuse, però, si sono rivelate prive di fondamento, restituendo piena fiducia nell’operato dell’amministratore e della società che gestisce il delicato equilibrio energetico dell’isola.