Mario Sedda

Omicidio Mario Sedda, nuovi accertamenti del Ris: si cercano tracce sugli abiti e sul terreno del ritrovamento

Le analisi verranno effettuate venerdì a Cagliari. L’obiettivo è fare piena luce sull’efferato delitto del 2021. In carcere il presunto assassino, minorenne all’epoca.

Cagliari – Venerdì prossimo nei laboratori del Ris di Cagliari si svolgeranno nuovi accertamenti scientifici sull’omicidio di Mario Sedda, il 39enne ucciso nel 2021 a Porto Torres in circostanze atroci. Si tratta di accertamenti tecnici non ripetibili: i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche analizzeranno gli abiti della vittima e campioni di terriccio prelevati dal luogo in cui fu ritrovato il cadavere, in un terreno tra via Sassari e via dell’Erica, alla periferia della città.

Omicidio Sedda: una morte violenta e un’indagine complessa

Il corpo di Mario Sedda venne scoperto il 1° aprile 2021, inizialmente si ipotizzò una morte naturale. Ma l’autopsia ribaltò ogni scenario: fu torturato per ore, picchiato brutalmente, colpito con pugni, calci, pietre e numerose coltellate. Una lama di ceramica spezzata venne rinvenuta conficcata nel volto, all’altezza di uno zigomo. Infine, il cadavere fu deteriorato con sostanze chimiche, probabilmente nel tentativo di renderlo irriconoscibile.

Un arresto dopo quattro anni

Solo il 4 giugno 2025, dopo quattro anni di indagini, è arrivato il primo arresto: si tratta di Emanuele Sircana, oggi ventenne, ma minorenne all’epoca del delitto. Il giovane, residente a Porto Torres, è detenuto nel carcere minorile di Quartucciu con l’accusa di omicidio volontario e vilipendio di cadavere in concorso. Gli inquirenti ritengono che non abbia agito da solo: sono ancora ignoti i complici.

La difesa del ragazzo, affidata all’avvocata Alessandra Delrio, si è riservata la nomina di un consulente tecnico di parte che potrà assistere alle analisi forensi.

Le nuove analisi: si cercano riscontri decisivi

Gli accertamenti di venerdì si concentreranno su eventuali tracce biologiche, fibre, microelementi o DNA presenti sugli abiti indossati dalla vittima al momento dell’aggressione, e sul terriccio del sito del ritrovamento, sperando di individuare collegamenti diretti con il sospettato o altre persone coinvolte.

Il caso Sedda potrebbe così arrivare a una svolta decisiva. Gli inquirenti confidano che le nuove evidenze possano contribuire a chiudere il cerchio su un omicidio che, per la sua ferocia, ha profondamente colpito la comunità turritana.

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