Sequestrato complesso edilizio abusivo in zona vincolata: tre indagati a Vico Equense

La Guardia di Finanza esegue il sequestro d’urgenza di un intero immobile sulla via Cristoforo Colombo. Contestati abusi edilizi, violazioni paesaggistiche e falsi documentali. Indagini in corso.

Napoli – Un’intera struttura immobiliare dal valore stimato di oltre 1,3 milioni di euro è stata sottoposta a sequestro preventivo d’urgenza su disposizione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, a seguito di un’indagine condotta dal Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, con il supporto operativo della Compagnia di Castellammare di Stabia.

L’area interessata si trova in via Cristoforo Colombo n.3 ed era sede di uno storico locale, prima noto come “Antica Pagliarella” e poi ribattezzato “Ritrovo degli Amici”, trasformato negli anni attraverso numerosi interventi edilizi abusivi e in violazione della normativa urbanistica, ambientale e paesaggistica.

Interventi non autorizzati in zona ad alto rischio idrogeologico

Le opere abusive, secondo le indagini, sono state realizzate in un’area soggetta a vincoli paesaggistici e idrogeologici, ricadente in zona P4 (pericolosità elevata) e R4 (rischio molto elevato) secondo il PSAI dell’Autorità di Bacino della Campania Centrale. In queste aree sono consentiti solo interventi limitati e privi di aumento del carico urbanistico, condizioni evidentemente non rispettate.

Gli accertamenti, supportati da una consulenza tecnica disposta dalla Procura, hanno evidenziato una trasformazione urbanistica sostanziale del sito, con la realizzazione di fabbricati su più livelli, destinati a uso abitativo, artigianale e ricettivo, privi di titoli abilitativi validi o basati su pratiche di condono edilizio improcedibili o mai definite.

Falsi in atto pubblico e rilascio di permessi illegittimi

A carico dei tre soggetti indagati, la Procura contesta lottizzazione abusiva, opere in area tutelata senza autorizzazione paesaggistica e falsità ideologica in atto pubblico, reati rispettivamente previsti dagli artt. 44 c) del DPR 380/2001, 181 del D.lgs. 42/2004 e 483 del Codice Penale.

Nonostante i limiti imposti dalla normativa e i vincoli del Piano Regolatore, sarebbero state rilasciate autorizzazioni paesaggistiche e permessi in sanatoria in violazione di legge, nonché successivamente approvati progetti di variante in corso d’opera per la realizzazione di una autorimessa interrata da 1.250 mq e oltre 4.000 mc, in contrasto con le norme urbanistiche, paesaggistiche e di sicurezza idrogeologica.

Da ristorante a supermercato: cambio di destinazione nel mirino

Nel marzo 2023, la società Redimo S.r.l., proprietaria del complesso, ha infine presentato una SCIA per il cambio di destinazione d’uso da ristorante a supermercato con punto ristoro e garage interrato, avviando nuovi lavori edilizi.

Per evitare l’ultimazione delle opere abusive, la Procura ha disposto il sequestro d’urgenza dell’intero compendio immobiliare, ancora oggetto di attività edilizia. Le indagini sono tuttora in corso per definire tutte le responsabilità e ricostruire la rete di illeciti che ha portato alla radicale trasformazione dell’area.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa